«Chiediamo il ritiro di Pechino come premessa alla trattativa»

«Chiediamo il ritiro di Pechino come premessa alla trattativa» Intervista a Pajetta «ministro degli Esteri» del pei «Chiediamo il ritiro di Pechino come premessa alla trattativa» ROMA — Onorevole Giancarlo Pajetta. lei ha ricevuto domenica l'ambasciatore del Vietnam in Italia. Qual è la posizione del pei e quale iniziativa assume per favorire una soluzione della sanguinosa crisi fra Cina e Vietnam. Paesi socialisti? Preso da continui vertici con Chiaromonte e Luca Pavolini. da telefonate con Segre, suo «vice», che è a Parigi, il ..ministro degli Esteri., del pei soppesa la risposta prima di formularla. «Esprimere — scandisce. — come abbiamo già fatto e credo faremo domani, martedì, in modo formale con un documento della Direzione, la nostra chiara opinione. E' pericoloso per la pace nel mondo, oltre che in patente contrasto con i richiami ideali e le tradizioni internazionaliste, che differenze anche gravi fra Paesi socialisti vengano affrontate in termini che non siano quelli della trattativa e del rispetto della reciproca indipendenza. Chiederemo — prosegue Pajetta — il ritiro delle truppe cinesi come premessa di una trattativa. E' in questo senso che va non solo la nostra approvazione del ricorso all'Onu da parte di Hanoi, ma anche la sollecitazione al governo italiano perchè intervenga utilmente in questa sede». Si ha la netta sensazione che il pei sia stato colto di sorpresa dall'invasione cinese del Vietnam. Tuttavia insistiamo, perchè il pei non ha riprovato l'invasione della Cambogia da parte del Vietnam, come condanna ora questo attacco della Cina? Porse dipende dal vostro legame con l'Urss. nell'ambito dell'internazionalismo operaio? ..abbiamo tragicamente sentito — replica Giancarlo Pajetta. dosando le sfumature — le vicende della Cambogia. Abbiamo detto già in modo esplicito che la ricostruzione di questo Paese e il rimarginarsi delle ferite che gli sono state inflitte da una esperienza dolorosa e dal conflitto che ne è seguito, debbono avveni-, re senza alcuna limitazione della sua sovranità. Tocca ai cambogiani, nella piena indipendenza del loro Paese, riedificarlo, deciderne il regime, dirigerlo. Non abbiamo fatto dipendere in alcun modo, a suo tempo, la nostra solidarietà per il Vietnam in lotta contro l'America, da legami con Mosca. Nello stesso modo ci siamo comportati ad Hanoi quando, ancora qualche settimana fa, la nostra delegazione ha ricordato i punti delle tesi del pei che si riferiscono alla non ingerenza negli affari interni di altri Paesi, i principii della collaborazione pacifica e quelli dell'internazionalismo nel rispetto pieno della sovranità di ogni Paese». Pajetta. rimane il dato reale che questa sovranità è davvero limitata, nel mondo socialista: prima in Ungheria e in Cecoslovacchia, ora in Cambogia e in Vietnam. C'è Lamberto Fumo (Continua a pagina 2 in quinta colonna)

Persone citate: Chiaromonte, Giancarlo Pajetta, Lamberto Fumo, Luca Pavolini, Pajetta, Segre