Mappa degli esclusi dai canali della tv
Mappa degli esclusi dai canali della tv Il problema discusso in Regione Mappa degli esclusi dai canali della tv Sessantamila abitanti del Piemonte vivono in zone buie, dove non si vede né il primo né il secondo - Che cosa si può fare per loro? Per la prima volta, forse, ieri si è sperimentato in Piemonte che cosa significa «partecipazione..: cinquanta persone riunite a discutere, in spirito collaborativo, per trovare soluzione al problema delle zone buie che non ricevono il 1 o il 2 canale tv o entrambi. Può sembrare un quesito da poco, perché riguarda l'I.3 per cento della popolazione, suppergiù 60 mila persone; ma è invece importante, perché tocca un principio fondamentale: l'uguaglianza dei cittadini. Non soltanto perché pur pagando il canone in quelle zone si ha un servizio inadeguato, ma proprio perché quei cittadini non ricevono il servizio. La mappa degli «esclusi» è significativa: tutte le zone alpine dall'Alta Ossola al Cuneese. parte del Monregalese e il Basso Alessandrino, cioè proprio le zone sottosviluppate del Piemonte, che la Regione cerca in ogni modo di salvare: a scopo di riequilibrio, ma soprattutto perché conscia della parità di diritti di quei cittadini con quelli che vivono in pianura. Che cosa dice la Rai-tv? Ecco, per bocca dei dirigenti torinesi Zatterin e Pieri: «Il piano triennale 1979-1981 estenderà la ricezione a tutti i complessi con almeno mille abitanti. Andare oltre comporta costi enormi, il problema diventa politico e non è più della Rai». Quando funzionerà il satellite, irradiando le onde dall'alto non ci sarà più problema di zone buie. Ma bisognerà aspettare fino all'85-'8S. Cosi anche la 3 rete di cui si va parlando, creerà, al suo nascere, delle emarginazioni: più grosse ancora se. almeno nei primi tempi, funzionerà un solo ripetitore per regione. Questo il problema. Le soluzioni? La Regione si è già impegnata — e ieri il presidente Viglione lo ha ribadito — ad una legge di aiuto per le Comunità montane: una legge che prò- muovendo la crescita sociale ed economica di quelle zone possa anche servire alla ricezione dell'informazione televisiva. Qualcosa si potrà fare, con la collaborazione della Rai che si è detta disposta a fornirla (e già l'ha fornita). Intanto la Val Cannobina ha già provveduto in proprio con quattro ripetitori fuori del suo territorio: 48 milioni. «Non vorremmo — dice il presidente della Comunità — che la legge regionale scattando nel '79. tagliasse fuori noi». Secondo problema: il costo d'impianto è forte, ma altrettanto quello di manutenzione. «Non potrebbe la Rai darci una mano?». Stesso discorso per la Valle Anzasca (cinque ripetitori. 38 milioni). La Valle Stura di Demonte fa una proposta: adottare, dove possibile, la trasmissione via cavo. Cioè: installare su un'altura un'antenna che riceva i segnali, poi distribuirli col cavo che può seguire una strada tortuosa. Idea — dice la Rai — da non scartare. I sindaci di Roure in Val elusone e Perrero in Val Germanasca: l'attuale impianto è in zona inidonea, il 1 canale si riceve male. Se verrà ampliato, secondo i programmi Rai, per ricevere e trasmettere anche il 2 . non si risolverà nulla. Per quanto riguarda poi il previsto miglioramento dell'antenna del Fraiteve. «favorirà senza dubbio la ricezione in Francia, ma non nei nostri Comuni della bassa valle». Anche se ricezione della 1 e 2 rete e inizio della 3 sono problemi diversi, molti si sono pronunciati tuttavia contro quest'ultima: Fassino per il comprensorio di Cuneo, i consiglieri regionali de Lombardi e Cerchio. «Sono stati questi ultimi — ha ricordato il presidente del comitato Rai-tv Salvio — a sollevare il problema con un'interrogazione in Consiglio». La risposta della giunta è stata soddisfacente, di impegno e ieri il fatto che Viglione abbia confermato questo impegno è stato accolto con soddisfazione da tutti. Proprio per gli aspetti sociali del problema, come ha rilevato il consigliere regionale Bontempi: a nessuno piace essere emarginato. Domenico Garbarino
Persone citate: Cannobina, Domenico Garbarino, Fassino, La Valle, Pieri, Salvio, Viglione, Zatterin
Luoghi citati: Cuneo, Demonte, Francia, Ossola, Piemonte, Roure
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