Venaria: preso il capo della banda che esigeva soldi a colpi di bombe

Venaria: preso il capo della banda che esigeva soldi a colpi di bombe Aveva chiesto a due ditte una tangente di oltre mezzo miliardo Venaria: preso il capo della banda che esigeva soldi a colpi di bombe I cinque presunti complici sono già finiti in carcere - Altre due vicende: è stato condannato il giovane di Castellamonte che ha oltraggiato i vigili urbani; due arrestati a Caluso Uno dei presunti capi di un'agguerrita banda di taglieggiatoli sgominata pochi mesi fa dai carabinieri è finito in carcere. Angelo Crescimone, 34 anni, Venaria. via Amati 26/7. nel novembre scorso era riuscito a far perdere le tracce quando i militi avevano stretto le manette attorno ai polsi dei suoi cinque complici autori di numerose estorsioni a commercianti ed industriali piemontesi. Oltre che dal capo la banda era composta da Arcangelo Macai uso, 23 anni, Fernando Corradino, 24 anni, Andrea D'Alcamo, 44 anni, Bernardo Arabia, 28 anni, Giovanni Sorbo, 20 anni. Quest'ultimo e tornato alla ribalta della cronaca pochi giorni fa in seguito all'assassinio della sedicenne Anna Masotina. di cui era l'ex fidanzato. Avevano adottato una nuova tecnica per spillare denaro. Senza alcun preavviso facevano scoppiare una bomba in qualche proprietà della vittima prescelta. -Siamo stati noi-, li informava puntuale, dopo alcuni giorni, una telefonata, annunciando ulteriori «comunicazioni- se non fosse stata pagata una tangente. Il metodo aveva funzionato per mesi ma si era inceppato quando la sete di denaro dei banditi divenne superiore alle precauzioni. Il colpo grosso, che li avrebbe «sistemati, per sempre (400 milioni richiesti all'imprenditore Canavera di Torino e 150 ad un'impresa edile di Venaria di cui era titolare un consigliere comunale de), fece andare in carcere prima i .postini» della banda — il Corradino e il Sorba —, acciuffati mentre ritiravano il pacco con il denaro, e infine, dopo serrate indagini del nucleo operativo di Venaria, gli altri tre considerati le «menti, delle estorsioni. Era riuscito a fuggire solamente il Crescimone. * Processato per direttissima per oltraggio a pubblico ufficiale. Paolo Morabito. 23 anni, Castellamonte. frazione Sant'Antonio, è stato condannato dal pretore di Cuorgnè, dott. Boggio a 4 mesi di reclusione e 10 mila lire di ammenda. Era stato arrestato perché al vigile urbano di Castellamonte Pastore, aveva detto: .Ti spacco la testa e ti metto sotto con la macchina-. it I carabinieri di Caluso hanno arrestato a Candia due giovani sorvegliati speciali che hanno violato le leggi sulle misure di prevenzione. Si tratta di Cosimo Comon. 30 anni, e Giacomo Lucco Castello, di 25 anni, i quali disattendendo alle disposizioni che impediscono ai sor¬ vegliati di frequentarsi, da circa un mese vivevano addirittura nello stesso alloggio. I due sono stati trasferiti alla pretura di Strambino per essere interrogati dal dottor Pasquale. Il Comon. che è un eroinomane, è stato colto da una grave crisi da astinenza al punto da dover essere ricoverato con urgenza al Mauriziano di Torino: il magistrato, in considerazione di ciò. gli ha concesso la libertà provvisoria. Il Lucco. difeso dall'avv. Cecchin, sarà invece processato per direttissima lunedi Angelo Crescimone, 34 anni