Stabiliti i punti per evitare la corsa a migliaia di sfratti

Stabiliti i punti per evitare la corsa a migliaia di sfratti Un intervento del ministro di Grazia e Giustizia Bonifacio Stabiliti i punti per evitare la corsa a migliaia di sfratti Le proposte di modifiche alla legge sull'equo canone saranno inserite nella relazione che l'esecutivo dovrà presentare al Parlamento entro il 30 marzo - Nella sola Roma si sono registrati 7000 sfratti ROMA — Le procedure della legge sull'equo canone saranno snellite e meglio precisate nella parte riguardante le esecuzioni degli sfratti. Lo ha annunciato il ministro di Grazia e Giustizia. Bonifacio, intervenendo ieri ai lavori della Commissione interparlamentare, incaricata di prendere in esame il decreto governativo che proroga gli sfratti. Le proposte di modifica alla legge sull'equo canone saranno inserite nella relazione che l'esecutivo dovrà presentare al Parlamento entro il 30 marzo prossimo. La discussione sul decreto di proroga degli sfratti si è aperta con la relazione del relatore di maggioranza, il democristiano Borri, che ha sot¬ tolineato come il provvedimento non propone una indiscriminata sospensione delle procedure, disponendone, al contrario, una dilazione, in modo da pervenire con gradualità alla soluzione del problema. Vale la pena riassumere il calendario degli sfratti fissato col decreto: 1) per gli sfratti di finita locazione divenuti esecutivi prima del gennaio 1976 il provvedimento di rilascio non potrà avvenire prima del maggio 1979: 2) per gli sfratti che vanno dal primo gennaio al 31 dicembre 1976, la data di rilascio degli immobili è spostata con decreto del pretore al 31 ottobre 1979; 3) per gli sfratti che vanno dal primo gennaio 1977 al 29 luglio 1978 lo spostamento è al 30 giugno 1980: 4) le nuove disposizioni non si applicano naturalmente alle procedure di sfratto fondate sulla morosità o su altri inadempimenti dell'inquilino (come, ad esempio, nel caso di sublocazione non autorizzata); 5) la non applicabilità è poi legata all'ipotesi di -urgente e improrogabile» necessità del proprietario; in questo caso, però, se il proprietario non occuperà l'appartamento liberato entro tre mesi dall'ottenimento dello sfratto, andrà incontro a pesanti sanzioni pecuniarie. Il ministro Bonifacio ha fornito alla Commissione alcuni dati sagli sfratti: -La situazione raggiunge le punte più drammatiche nelle grandi città, come a Roma dove si registrano 7 mila sfratti contro le pocìte decine dei Comuni capoluoghi di provincia». In polemica contro le voci allarmistiche apparse di recente sui giornali, il ministro ha assicurato che il numero complessivo degli sfratti non supera le 30 mila esecuzioni. Immediata la replica del comunista Todros che ha parlato di ben centomila sfratti se si considerano anche i provvedimenti non ancora entrati nella fase esecutiva, ma che potrebbe divenirlo da un momento all'altro. A detta di Todros, il decreto dovrebbe essere comunque l'occasione per affrontare tutti gli aspetti che creano tensione nel Paese, non solo per gli sfratti ma per l'impossibilità degli sfrattati a reperire nuovi alloggi in cui trasferirsi. In definitiva, mentre la democrazia cristiana auspica che le linee generali del decreto siano rispettate (il reponsabile del settore. Giglia, ha chiesto esplicitamente di -procedere con cautela nell'esame del provvedimento»), il partito comunista al contrario vorrebbe modificarlo ampiamente e inserirvi -ritocchili agli aspetti negativi dell'equo canone. Una richiesta che in parte sembra essere stata accolta dal governo. La commissione parlamentare tornerà a riunirsi mercoledì prossimo. e. p. ieri due persone già giudicate e condannate dalla magistratura ordinaria: il costruttore edile siciliano Carmelo Costanzo e Gaetano Ranno, socio in affari di uno dei maggiori protagonisti della vicenda, ring. Pontedera. alias Marino Fabbri. In merito alla posizione di Carmelo Costanzo e di Gaetano Ranno, ambedue accusati di corruzione e di turbativa d'asta (e non giudicati e condannati per la vicenda Anas dalla magistratura ordinaria), l'avvocato Luigi Seminara. difensore del Costanzo, ha dichiarato: -Né il cavalier Costanzo né altri sono stati mai condannati per reati commessi all'azienda Anas poiché il relativo procedimento è stato trasferito alla competenza della Commissione Inquirente e ovviamente l'istruzione è ancora in corso. Non è stata mai formulata dall'accusa alcuna ipotesi di captazioni fraudolente e organizsate di notisie riguardanti i ribassi segreti predisposti dall'Anas per l'assegnazione degli ap patti né tanto meno si è mai congetturato che siano state vendute tali notizie da alcuno degli imprenditori. Si è solo contestato a molti imprenditori edili e ad altri di avere il lecitamente ottenuto notizie dei cosiddetti "numeretti"e di .avere potuto quindi conseguire gli appalti centrando il bersaglio. Il cavalier Costanzo si è sempre protestato innocente dei reati addebitati rassegnando al giudice istruttore prima e alla Commissione Inquirente dopo tutte quelle spiegazioni che egli confida saranno accolte dal magistrato dal quale si attende il riconoscimento della sua innocenza».

Persone citate: Carmelo Costanzo, Gaetano Ranno, Giglia, Luigi Seminara, Marino Fabbri, Todros

Luoghi citati: Pontedera, Roma