Curcio: «Vi stenderemo come cani» Ma anche questo precesso si farà di Alfredo Venturi
Curcio: «Vi stenderemo come cani» Ma anche questo precesso si farà In corte d'assise a Milano la vicenda Feltrinelli e Br Curcio: «Vi stenderemo come cani» Ma anche questo precesso si farà Truce minaccia ai legali d'ufficio, dopo aver ricusato la difesa - Un avvocato: «Ma io difendo un latitante» e Curcio: «Tu puoi restare» - Il dibattimento proseguirà lunedì DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MILANO —i Vi stenderemo come cani», dice Curcio rivolto ai difensori d'ufficio. Quindi sviluppa il tema: «Abbiamo portato pazienza per tanto tempo, adesso basta, gli avvocati che assumeranno la nostra difesa non usciranno in piedi da questa esperienza». Al processone Gap-Feltrinelli-Brigate rosse è questa l'ultima battuta della prima giornata. Ecco i carabinieri che incatenano gli imputati in gabbia e se li portano a San Vittore. Non è passato che un paio d'ore dall'inizio della udienza, e le due ore sono state soprattutto occupate da una lunga sospensione, alla ricerca rituale dei legali d'ufficio. La truce minaccia di Curcio è stata il solo momento caldo di una giornata che ha visto la fredda procedura prevalére sull'infuocata sostanza. Soltanto lunedi il processo entrerà nel vivo. Il presidente della prima corte d'assise. Gennaro Di Miscio. ha infatti concessoagli avvocati i ..termini a difesa» (i legali d'ufficio avevano chiesto tempo per studiarsi le carte scottanti che si trovano fra le mani), e poiché c'è di mezzo il fine settimana se ne I riparlerà appunto lunedi. E' stato anche fissato un calendario di massima. Fra tre giorni, alla riapertura dell'udienza, la lettura della relazione sui fatti. Poi. per l'intera settimana, gli interrogatori degli imputati, che sono trenta e certo non tutti reticenti come i brigatisti. Dal 27 febbraio all' 8 marzo, infine, si ascolteranno le testimonianze. E il processo entrerà nella fase decisiva: requisitoria, arringhe, camera di consiglio, sentenza. Trenta gli imputati, dunque, in questo procedimento approdato ieri al suo prevedibile inizio-rinvio. Ma non tutti sono presenti, nella grande aula d'assise affrescata da Sironi. al primo piano del faraonico palazzo piacentiniano. Ci sono gli imputati in stalo di detenzione, ovviamente. Carlo Fioroni, il giovane professore già condannato a ventisette anni per l'omicidio Saronio. aveva una gabbia tutta per sé. Nella gabbia adiacente, i brigatisti. Renato Curcio. che ha già collezionato condanne per quarant'anni. solo in minima parte giuridicamente definitive. Enzo Fontana, che ha già subito una sentenza di condanna per l'omicidio di un agente della polizia stradale, a ventisette anni. Augusto Viel. della banda XXII Ottobre, condannato a 24 anni, per concorso nell'assassinio del fattorino Floris: era lui che guidava la lambretta dalla quale Mario Rossi sparò su Floris, un'immagine famosa che. ripresa da un fotografo dilettante, permise di mettere le mani sulla banda genovese. Giorgio Semeria. che a suo tempo permise agli inquirenti una connessione fra i gappisti di Feltrinelli e i brigatisti di Curcio. Pierluigi Zuffada e Attilio Casaletti. accusati di avere aiutato Curcio a scappare dal carcere di Casale Monferrato. Presenti anche alcuni fra gli imputati a piede libero. Le guardie carcerarie Marongiu e Corelli. accusate di aver favorito l'evasione di Curcio nel 75. Questo dell'evasione da Casale Monferrato è un episodio in qualche modo atipico rispetto al processo Gap-Br. si riferisce infatti ad un'epoca posteriore rispetto a quella, fra il '70 e il '72. che vide coincidere la piena attività dei Gap e le prime azioni delle Br. Presente Giuseppe Saba, considerato con Fioroni uno dei più stretti collaboratori di Feltrinelli. Presente Pietro Morlacchi con la moglie tedesca. Heide Peliseli. Giacomo Cattaneo, specificamente accusato del seque- Alfredo Venturi (Continua a pagina 2 in sesta colonna) Milano. Curcio mentri- rivolge pesanti minacce agli avvocati
Luoghi citati: Casale Monferrato, Milano
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