Berlinguer: «no» a Andreotti Craxi: erano buone proposte di Luca Giurato

Berlinguer: «no» a Andreotti Craxi: erano buone proposte i i i i Oggi o domani il presidente rinuncerebbe all'incarico Berlinguer: «no» a Andreotti Craxi: erano buone proposte Tre controproposte dalla de -1 socialisti comuniste, ma tutte con la presenza del pei al governo, e quindi non accettabili esamineranno martedì prossimo "la situazione diventata completamente diversa,, ROMA — La crisi è giunta ieri sera a una svolta nuova e grave, carica di tensione e di incognite. Berlinguer ha demolito punto per punto tutte le proposte del presidente incaricato sia sul programma, sia sulla struttura del nuovo governo. Per Craxi, che Andreotti ha ricevuto subito dopo la delegazione comunista, le proposte del presidente «contenevano elementi utili per avviare un negoziato globale ». Mentre Berlinguer chiude su tutta la linea. Craxi lascia aperto più che uno spiraglio: ve dunque una profonda diversità di giudizio sull'azione e sulle scelte di Andreotti da parte dei due leaders della sinistra storica italiana. Vedremo, nei prossimi giorni, quanto questa diversità potrà ripercuotersi sugli sviluppi della crisi e all'interno del psi. Non a caso. Craxi ha detto: ■ Mi pare che si stia creando una situazióne dii'ersa e nuova-. Le diversità e le novità, ieri sera, sono state molte. Berlinguer ha detto che il suo partito vuole andare al governo. Ma non ha detto, come sempre ha latto sin quasi alla noia, o governo o opposizione. Ha detto tre cose, due delle (inali, la seconda e la terza, suonano del tutto inedite in bocca al leader comunista. Primo: la de deve decidersi ■ finalmente, a lasciar da parte nei fatti, e non solo nelle parole, preclusioni che appaiono sempre più insosteni-, bili e immotivate, consentendo in questo modo lo svolgimento di una effettiva e seria trattativa programmatica e politica-,. In termini più immediati, questa prima ..possibilità» di Berlinguer vuol dire: basta con le pregiudiziali anti-pci: se la de vuole veramente evitare le elezioni anticipate e se è vero quello che dice Galloni sulla caduta di ogni pregiudiziale ideologica nei confronti dei comunisti si decida a formare un governo con noi. Sin qui. niente di nuovo o quasi. Secondo: ..Ore questo non avvenga — ha precisato Berlinguer — sia affidata ad una personalità non democristiana l'incarico di formare un governo di coalizione tra tutti i partiti laici: Ecco la prima novità. Per la prima volta. Berlinguer afferma da un pulpito ufficiale che se la de non vuol fare il governo con dentro i comunisti lasci Palazzo Chigi a un laico (il lea- der del pei. in polemica con Craxi, ha detto che a lui vanno bene anche i leaders anziani, dell'età di Pertini. cioè La Malfa e Saragat) e appoggi questo governo nella maggioranza, come ha fatto il pei con il monocolore Andreotti. Vedremo che penserà la de di questa possibilità: par di capire che la risposta sarà negativa. Terzo: «Qualora la de rifiuti di partecipare ad un governo cosi cotnposto — ha aggiunto Berlinguer — accetti almeno di sostenere dall'esterno, come ha fatto finora il pei. un governo formato da altri partiti, in uno spirito e con un programma di solidarietà nazionale e con la più larga base possibile,,. Anche se Berlinguer, come ci ha detto ieri sera, preferisce la seconda alla terza possibilità, non v'è dubbio che anche quest'ultimo punto ab- Luca Giurato (Continua a pagina 2 in quarta colonna)

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