Rivelazioni sul caso Moro di Gianfranco Franci

Rivelazioni sul caso Moro Rivelazioni sul caso Moro (Segue dalla 1 ' pagina) che ieri le reazioni dei partiti: i socialisti, i liberali e i repubblicani hanno preso il via dagli interrogativi posti da quanto pubblicato per chiedere l'inchiesta parlamentare. La stessa proposta è partita anche dal democristiano Fracanzani e. per democrazia nazionale, dal senatore Tedeschi. I parlamentari Gorla e Pinto di «Lotta Continua» hanno protestato perché proprio ieri era stata letta alla Camera la decisione del «giurì d'onore» di non indagare sulle richieste fatte da Pinto durante il dibattito che seguì alla relazione sul «caso Moro» letta dal ministro Rognoni il 24 ottobre scorso. Il governo, infine, risponderà venerdi prossimo alle interrogazioni avanzate dai vari partiti sull'episodio L'Espresso. Presso il gruppo democristiano della Camera si è costituito un comitato di deputati de per approfondire la proposta di legge n. 978. per iniziativa degli on. Fracanzani. Forni, Ciannamea e Giullari, presentata il 23 dicembre 1976 per l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta su « tendenze ei'ersive dell'ordinamento costituzionale dal 1969». Il comitato, che tiene la sua prima riunione oggi, procederà all'approfondimento della proposta di legge «necessario — è detto in un comunicato — anche alla luce degli ultimi avvenimenti». Giovanna Viglione, moglie del giornalista arrestato, fu testimone della strage di via Fani: abita infatti a poche decine di metri da dove fu rapito il leader de e assassinata la scorta. Quel giorno era appena uscita di casa, quando i brigatisti cominciarono a sparare. «Ma le rimase impressa soltanto l'immagine di Moro — ha detto ieri il suocero di Viglione — eia sua testimonianza non è stata molto utile per gli inquirenti». Pochi minuti dopo, rientrata a casa. Giovanna Viglione telefonò al marito, che era a Montecarlo, per raccontargli che cosa aveva visto. Il giornalista raccolse le notizie e trasmise subito per radio, sempre secondo il padre della donna, particolari dell'imboscata. Silvana Mazzocchi discusso a fondo ieri mattina concordando però sulla necessità di rispettare sostanzialmente la prassi fin qui seguita non ritenendo valido interlocutore un governo dimissionario. Naturalmente potranno esservi eccezioni e potranno essere esaminati, oltre ai decreti-legge, al bilancio dello Stato e ad eventuali ratifiche di trattati internazionali (tutti «atti dovuti»), anche quei progetti di legge per i quali vi sia riconoscimento unanime di tutte le parti politiche e del governo sulla loro urgenza e sulla loro non incidenza nella crisi in corso. A questo proposito, i gruppi si sono riservati di far conoscere al presidente Ingrao il loro orientamento su taluni provvedimenti: la legge-quadro sull'assistenza, la riforma dell'editoria, l'aumento degli stipendi ai magistrati. Almeno per ora, vi sarebbe la propensione a discutere in commissione, in sede referente, soltanto la prima legge. I provvedimenti legislativi che resteranno fermi sono assai numerosi. Almeno una quarantina sono di iniziativa governativa e la maggior parte di carattere economico. Vi sono inoltre riforme che. dopo mesi e talvolta anni di accesi dibattiti, sono giunte ormai ad un passo dalla approvazione. Gianfranco Franci

Persone citate: Forni, Fracanzani, Giovanna Viglione, Gorla, Ingrao, Rognoni, Silvana Mazzocchi, Viglione

Luoghi citati: Montecarlo