Viabilità in Val di Susa progetti, ma pochi fatti

Viabilità in Val di Susa progetti, ma pochi fatti Si avvicina l'apertura del traforo del Fréjus Viabilità in Val di Susa progetti, ma pochi fatti Polemiche in consiglio provinciale - Solo un chilometro appallato Tempi di esecuzione lunghi mentre la situazione rischia di peggiorare Ancora discussioni sulla viabilità in Val di Susa. ancora scambi di accuse per i ritardi con i quali si affronta il problema, ancora esercitazioni dialettiche per non parlare di -autostrada- e per dibattere -sulla programmazione di una serie di rappezzi- all'attuale insufficiente statale Torino-Bardonecchia. Tutti progetti, naturalmente, perché di appaltato c'è soltanto un chilometro, il primo a valle del traforo. Tutto ciò mentre sta per cadere l'ultimo diaframma di roccia tra l'Italia e la Francia: l'ultima -volatain galleria potrebbe avvenire già il 28 aprile. Ieri si è parlato del Fréjus in consiglio provinciale. L'occasione è venuta da un Interrogazione del socialista Panztni. nato e residente in Val di Susa, buon conoscitore delle deficienze dell'attuale viabilità per averne prova diretta tutti 1 giorni. La risposta che ha avuto dall'assessore Bozzello non lo ha certamente soddisfatto, tanto da Indurlo a ricordare, nella replica, il titolo di una celebre canzone di Mina: -Parole, parole, parole Non solo, ma ha proposto sia di portare tutti i consiglieri in Val di Susa perché si rendano conto della situazione viabile, sia di chiedere alla popolazione (magari con un referendum) un parere sulle soluzioni. Bozzello, nel suo intervento, ha esaminato anche i problemi del taglio dei rami secchi delle ferrovie (che la Provincia ha appreso dai giornali perché nessu¬ no l'ha consultata) rilevandone l'importanza sociale, oltre che meramente economica. La relazione di Bozzello sul Fréjus non ha sostanzialmente aggiunto dati nuovi a quello che lo stesso assessore ha già detto in passato. Mentre mancano da parte italiana 442 metri da scavare sotto la montagna, sono pronti i vari progetti: le due gallerie a Serre la Voute. la circonvallazione di Bussoleno (predisposta dalla Provincia che prevede una spesa di 15 miliardi), l'inserimento sulla tangenziale, i tratti verso Borgone e.Avigliana. Sostanzialmente da parte della Provincia, che formalmente non ha competenze in Val di Susa, c'è volontà collaborativa. Mentre Chlomio (de) ha riaccennato al progetto della Tori no-Plnerolo (un'altra autostrada che rischia di "risuscitare" con nome cambiato), Sibille (de) ha contestato a Bozzello 11 mancato riferimento a finanziamenti e tempi di esecuzione, rilevando chel vari -rappezzi- non tengono assolutamente conto del tratto da Deveys a Susa. -17 chilometri che sono stati dimenticati-. Per le gallerie gli appalti ritardano e, ben che vada, saranno pronte per l'82. Sibille ha lamentato reticenze e scollegamento fra gli assessori regionali che si dovrebbero occupare del Fréjus. Liberatori (pei) ha criticalo invece la scelta di eliminare i rami secchi delle ferrovie, rivendicando l'importanza del trasporto su rotaia anche in relazione alla Val di Susa. Giuglar (pri): -E' inconcepibile che si sia perso tanto tempo: per rendersi conto della situazione bastava andare in-Val di Susa-. Puddu: -Pochi dati concreti nella relazione Bozzello: perette nascondete le cifre nei cassetti?-. Boetti-Villanis (msi): -Il pei mostra la sua vocazione per la Transiberiana-. Voiron (psdi): .La circonvallazione di Bussoleno non risolve nulla, sposta solo il traffico-. Gattini (pei) ha chiesto un miglioramento della Torino-Plner rolo nel tratto fra Mirafiori e Orbassimo. Sulla Val di Susa ha ripetuto il -no» all'autostrada per la bassa valle: -Da Susa in su — ha detto — c'è invece da riflettere molto-. Arrigo (pli): -L'odio atavico del pei per le autostrade ha fatto si che, per combattere l'autostrada, in Val di Susa non si sia fatto nulla-.