Metalmeccanici

Metalmeccanici Metalmeccanici (Segue dalla l'pagina)' triennio, l'aggravio finale nei 1981 sarebbe del 60-62 per cento. La riduzione dell'orario sempre a giudizio di Mandela avrebbe un costo del 10 per cento senza nessun vantaggio: al Nord creerebbe 15-20 mila posti di lavoro «in aree dove è difficile trovare manodopera clie accetti di svolgere un lavoro manuale»; al Sud la riduzione porterebbe 18 mila posti di lavoro che poco risolvono rispetto al milione di disoccupati del Mezzogiorno. Per contro le riduzioni d'orario «aggraverebbero le condizioni d'inferiorità dell'industria metalmeccanica italiana, rendendone più problematiche le possibilità di sviluppo e quindi di incremen todell 'occupazione». Mandelli, tra l'altro, ha ricordato che l'industria meccanica privata ha nel Sud 220 mila dipendenti con un aumento di 86 mila dal 1970 ad oggi. Per il sindacato ha risposto Pio Galli. Egli ha affermato che «non si intendono introdurre vincoli e rigidità che non consentano autonomia alle aziende». Però il sindacato «vuole più potere di intervento, controllo e contrattazione sugli investimenti le scelte produttive e le prospet tive occupazionali». Galli ha poi contestato calcoli di Mandelli sui costi della «piattaforma» confermando la «scelta di 30 mila lire di aumento». Sulla riduzio ne dell'orario ha detto: «Non abbiamo mai pensato che sia la soluzione unica per l'au mento dell 'occupazione». Al pomeriggio la Federmeccanica ha avuto il primo incontro con il Sida (sindacato dell'auto) che ha 11 mila aderenti. Sergio Devecchi

Persone citate: Galli, Mandelli, Pio Galli, Sergio Devecchi

Luoghi citati: Mandela