Sprechi al Sud e a Nord di Mario Salvatorelli

Sprechi al Sud e a Nord di Mario Salvatorelli «L'industrializzazione del' Mezzogiorno è di attualità, ma sarebbe opportuno meditare sulle scelte e il loro costo per la società», mi scrive il signor Mario Cavagnolo. da Casale Monferrato. Si spiega con un esempio: «La ditta in cui lavoro riceve spesso fertilizzanti da Gela e da Priolo. I camions impiegano tre giorni per arrivare a Casale, e altrettanti per tornare in Sicilia. Il costo del trasporto incide sul prezzo del concime in misura del 25-30 per cento, mentre i trasporti da fabbriche settentrionali incidono per il 5-6 per cento. Penso anche al gasolio, ai pneumatici che vengono consumati in questi lunghi tragitti, all'intasamento delle strade, alla stanchezza di questi camionisti che, per guadagnare un minuto, corrono incessantemente, ai loro disagi, e al costo di tutto questo». Tutto questo, signor Cavagnolo, è uno dei tanti esempi di spreco di risorse, per la collettività e le singole imprese, provocato talvolta da scelte e localizzazioni sbagliate, ma anche, e forse soprattutto, da disorganizzazioni e da insufficienti collegamenti tra domanda e offerta di prodotti. Non mi stupirei affatto se un altro lettore mi scrivesse dal Sud per dirmi che alla sua Ditta arrivano autotreni di fertilizzanti provenienti dal Nord. Un'altra cosa sconcertante, in fatto di sprechi, è il vedere quanti autotreni compiono percorsi di ritorno, anche lunghi senza carichi. ■ Sembra impossibile che, con il caro-petrolio e la necessità di economizzarlo, anche per ridurre le importazioni, non si possano evitare i viaggi a vuoto. Forse, se si multassero i veicoli commerciali almeno quelli al di sopra di un certo peso, quando viaggiano vuoti gli \autotrasportatori e le azien- de da cui essi dipendono si organizzerebbero meglio. L'argomento potrebbe interessare anche il ministero dell'Industria, la cui Direzione Generale per le Fonti di Energia ha di recentrpubblicato un «manuale-agenda del riscaldamento», all'insegna della «energia senza sprechi», con tanti utili consigli Per esempio, anziché riscaldare d'invernoi «boxes» per auto, si suggerisce di stendere una vecchia coperta imbottita sul cofano motore; oppure di approfittare delle giornate ventose per scoprire eventuali spifferi in casa, e per eliminarli; o anche di consumare cibi caldi e ricchi di calorie, per avere meno freddo. L'iniziativa, mossa anche dall'intenzione di spiegare la legge n. 373 (quella dei 20 gradi) è senza dubbio lodevole e, speriamo, utile. Forse, 160 pagine di grande formato e illustrate a colori possono sembrare uno spreco, e far pensare che si poteva svolgere la stessa opera di propaganda spendendo la metà, ma l'importante era cominciare. Vuol dire che l'anno prossimo si farà anche la lotta contro gli sprechi della campagna contro gli sprechi Ma questo tema non ha limiti né geografici né di settori L'ultimo numero di «Euroforum», edito dalla Direzione generale dell'informazione delle Comunità europee, ci fa sapere che nel 1977 il fondo agricolo della Cee ha speso oltre 8000 miliardi di lire (più del valore della produzione vendibile di tutti i nostri allevamenti zootecnici in quell'anno), «per sostenere i prezzi agricoli e migliorare le tecniche produttive». Due ottime, e necessarie, finalità, di fronte alle quali si può anche accettare il fatto che esse assorbano circa i tre quarti del totale delle spese della Comunità (ovviamente, sopportate dai suoi cittadini). Un po' meno convincente, però, e ripeterei anzi, la parola «sconcertante», è il fatto che dei due obiettivi, quello che appare senza dubbio più utile, e cioè il miglioramento delle tecniche produttive, abbia ottenuto solo 680 miliardi, l'8,5 per cento del totale. Tutto il resto è andato per sostenere i prezzi (quindi, a vantaggio dei produttori non certo dei consumatori), sia i prezzi interni dei vari paesi, sia quelli dei loro scambi reciproci (i famosi «montanti compensativi» die hanno bloccato l'avvio dello Sme). Quando si confrontano i 2800 miliardi spesi solo per comprare le eccedenze di latte ai prezzi garantiti della Comunità, con gli appena 275 miliardi spesi per migliorare le costruzioni e le attrezzature agricole, e con la ridicola cifra di 5 (diciamo cinque) miliardi per migliorare produzione e commercializzazione degli agrumi non si può non parlare di sprechi nonché di squilibri mostruosi nell'Europa verde, a tutto danno dell'agricoltura mediterranea, cioè, dell'Italia, e in particolare del nostro Mezzogiorno. Sprechi al Sud e a Nord

Persone citate: Mario Cavagnolo, Priolo

Luoghi citati: Casale, Casale Monferrato, Cavagnolo, Europa, Gela, Italia, Sicilia