Nuova riunione fiume per la Sir Il decreto Prodi va alle Camere di Emilio Pucci

Nuova riunione fiume per la Sir Il decreto Prodi va alle Camere I banchieri tornano ad incontrarsi anche oggi Nuova riunione fiume per la Sir Il decreto Prodi va alle Camere Se gli istituti di credito non dovessero trovare l'accordo per la costituzione del consorzio, probabilmente, anche nel gruppo chimico Rovelli potrebbe arrivare il «supercommissario» ROMA — Ennesima fumata nera per il salvataggio della Sri: il ministro del Tesoro Pandolfi, dopo l'inconcludente incontro di mercoledì scorso, ha nuovamente convocato ieri mattina — presente il governatore della Banca d'Italia, Paolo Baffi — i principali creditori del gruppo chimico di Nino Rovelli (Imi, Credito Industriale Sardo, Icipu, Isveimer, San Paolo di Torino, Banco di Sicilia, Banco di Napoli, Banca Commerciale e Banca Popolare di Milano), nel tentativo di superare gli ostacoli che impediscono la costituzione del consorzio per il risanamento della Sir. Il vertice è andato avanti ininterrottamente per oltre 10 ore, concludendosi con un nulla di fatto. La riunionefiume è stata aggiornata e riprende oggi. Il presidente dell'Icipu ha dichiarato che «vi sono ancora grossi problemi da discutere». Un accordo di massima sulla progettata costituzione del consorzio venne sottoscritto dalle banche interessate il 2 agosto scorso, sulla base di un piano messo a punto dall'Imi. Ma quella lettera di intenti a tutt'oggi non si è tradotta in atti operativi, a causa dei tentennamenti del governo e di alcuni accesi contrasti tra i creditori sulle modalità di partecipazione al capitale e sui tempi e le forme di costituzione del consorzio. Molte delle aziende di credito, infatti, ancora ieri hanno chiesto al ministro del Tesoro ulteriori delucidazioni sulle «direttive», che quanto prima dovrebbe emettere il comitato per il credito in deroga a quelle precedenti già fisssate per l'attuazione della legge sul risanamento finanziario delle imprese. Queste direttive, in sostanza, dovrebbero aumentare la quota di partecipazione prevista dalla legge per il consorzio. Un altro rilievo, mosso soprattutto dal San Paolo, è che il consorzio, cosi come è stato previsto, finisce con lo scari- care soltanto sulle banche l'onere della ristrutturazione del gruppo, in condizioni ormai disperate. I creditori, al contrario, vorrebbero un maggiore sostegno da parte dell'autorità politica, con una precisa indicazione sulla sorte dei singoli impianti. Ultimo problema di non se condaria importanza è che la formula del consorzio verrebbe riservata soltanto per la Sir, mentre per gli altri gruppi chimici in crisi (cioè Liquigas-Liquichimica e Maraldi) sarebbe ipotizzato il ricorso all'amministrazione controllata, prevista dal decreto elaborato dal ministro dell'Industria Romano Prodi. Una soluzione, quest'ultima, non molto gradita dalle banche, in quanto l'avvento del «supercommissario» governativo toglierebbe loro qualsiasi iniziativa e finirebbe col mettere in luce eventuali responsabilità degli stessi creditori. Il decreto Prodi è comunque pronto e il governo, dopo aver consultato i partiti della vecchia maggioranza, è intenzionato a presentarlo al Senato e alla Camera, tra oggi e domani. Lo schema di decreto riguardante i provvedimenti urgenti per l'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi si compone di sei capitoli: società soggette e norme applicabili; poteri del commissario e spese; società o imprese controllate, a direzione unica o garanti; conversione del fallimento; interventi di società consortili; norme procedurali. La legge prevede, in sintesi, che le società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata, sono soggette a procedure di amministrazione straordinaria, con esclusione dal fallimento, qualora abbiano una esposizione debitoria, verso aziende o istituti di credito per operazioni a medio e lungo termine, superiore a 5 volte il capitale versato e a 20 miliardi di lire, derivante per almeno il 15 per cento da finanziamenti agevolati. La procedura si attua ad opera di uno o tre commissari sotto la vigilanza del ministero dell'Industria. Il commissario, ha poi il compito di predisporre un programma, la cui esecuzione deve essere autorizzata dall'autorità di vigilanza. Il piano di risanamento infine dovrà essere coerente con gli indirizzi della politica industriale. Potrà anche prevedere, tenendo conto delle esigenze dei creditori e -preservando per quanto possibile, l'unità dei complessi operatili, compresi quelli da trasferire». la riattivazione di impianti, il completamento di impianti in corso di costruzione e la cessione di aziende, complessi aziendali, impianti. Emilio Pucci

Persone citate: Maraldi, Nino Rovelli, Paolo Baffi, Prodi, Romano Prodi

Luoghi citati: Napoli, Roma, San Paolo, Sicilia, Torino