Padrone di otto alloggi viveva in casa popolare

Padrone di otto alloggi viveva in casa popolare Quante sono le situazioni come queste? Padrone di otto alloggi viveva in casa popolare L'indagine socio-economica, cominciata un anno fa, tende a regolariz. zare decine di situazioni anomale -1 casi di morosità e le coabitazioni «Stiamo mettendo un po'd'ordine, le sorprese non mancano». Carlo Peisino, presidente dell'Istituto autonomo per le case popolari, sta esaminando i primi dati del censimento che l'Iacp sta facendo da un anno ai sensi della legge 513 «per avere le idee chiare» sulla piccola città affidata alla sua gestione (40 mila alloggi, oltre 220 mila abitanti). «L'indagine — spiega Peisino — ci consentirà di conoscere le reali condizioni sociali ed economiche degli inquilini e verificare l'esistenza o meno dei requisiti che hanno consentito loro di ottenere in assegnazione un alloggio popolare-. In molti casi le condizioni sono state superate: alcuni inquilini sono risultati titolari di redditi superiori al minimo richiesto dalla legge (4 milioni e mezzo l'anno); altri sono proprietari di uno o più alloggi. I collaboratori di Peisino hanno portato alla luce casi particolari. In via Artom. — per esempio — il 47 per cento degli inquilini ha entrate annue superiori alle minime richieste. Molti superano i dieci milioni, qualcuno sfiora i venti. Cos'è accaduto? Niente di clamoroso: le famiglie sono cresciute, i figli affiancano i genitori nel lavoro; il reddito, minimo alcuni anni fa. quando è stata accolta la domanda per l'alloggio popolare, oggi è più consistente. Automaticamente scadono i requisiti che danno diritto a un alloggio popolare. Cosi l'Iacp può riottenere l'uso di case da mettere a disposizione di famiglie bisognose. «Non sempre si ottiene l'alloggio libero — spiegano all'Istituto —. Spesso cambia soltanto la condizione giurìdica degli abitanti: da assegnatari che pagano un fitto minimo per stanza (5-7 mila lire, a seconda della vetustà dell'alloggio) diventano inquilini soggetti a un canone calcolato sulla base della nuova di¬ sciplina sui fitti». Altre volte gli assegnatari risultano in possesso di una o più case perché negli anni le loro condizioni economiche sono sensibilmente migliorate. Ecco allora che scattano i meccanismi tesi a ottenere l'immediata disponibilità dell'alloggio popolare. «abbiamo intrapreso mille azioni giudiziarie per la revoca delle assegnazioni e il recupero di alloggi», spiega Peisino. Spera di poter disporre alla fine di qualche centinaio di alloggi.e di rispondere in parte alla fame di case che emerge da altri carteggi sulla sua scrivania. Le domande si accumulano e non è possibile far fronte alle richieste in tempi brevi nonostante la massiccia attività dell'Istituto tesa da un lato a moralizzare la situazione generale e dall'altro al recupero di alloggi con interventi di ristrutturazione o di rifacimento. Tra gli alloggi che l'Iacp ha già recuperato, uno risultava abitato da un impresario edile proprietario di 12 appartamenti a Torino e di due appezzamenti di terreno; un altro — un ambulante di Albenga — ha alloggi in città, in Liguria; un terzo trascorreva le vacanze estive in un alloggio Iacp a suo tempo ottenuto in riva al mare in Calabria. Tutte persone — queste e altre — che avevano ottenuto le case dieci- venti e più anni fa e che pagavano affitti di 15-17 mila lire. Sono stati scoperti addirittura alloggi vuoti; altri subaffittati. Ma sono emerse anche altre situazioni irregolari: casi di morosità, cambi di inquilini senza che l'Istituto ne fosse informato; collegamenti abusivi tra un appartamento e l'altro. Tutte situazioni che l'Iacp vuole chiarire per poter rimettere ordine nel suo patrimonio. Finora — in circa un anno — sono stati censiti ottomila alloggi. «Contiamo. — dicono i collaboratori di Peisino — di arrivare a diciottomìla entro il 79». Un aiuto prezioso nel censimento viene dato dai vigili urbani. Il Comune di Torino ne ha messi a disposizione una cinquantina. «La loro è un'opera preziosa — spiega Peisino —. Bussano, chiedono, verificano, chiariscono mille situazioni: solo cosi abbiamo potuto cominciare a mettere un po'di chiarezza». re. ro. Psicologia — Giovedì alle 20 al Centro di psicologia •Confali» di via Stefano Clemente 14: «Tecniche teatrali e miglioramento della personalità». Seguiranno esperimenti di psicodramma.

Persone citate: Carlo Peisino, Peisino

Luoghi citati: Albenga, Calabria, Comune Di Torino, Liguria, Torino