Ancora nessuna risposta scientifica sulla malattia che uccide i bambini di Adriaco Luise

Ancora nessuna risposta scientifica sulla malattia che uccide i bambini Un nuovo vertice si è svolto a Napoli tra scienziati e ricercatori Ancora nessuna risposta scientifica sulla malattia che uccide i bambini Lo ha dichiarato il direttore dell'Istituto superiore della Sanità - Il prof. Tarro è certo che il responsabile è il virus sinciziale - Ancora una bimba deceduta - Misure precauzionali a Formia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NAPOLI — Si presenta difficile l'indagine scientifica sulla natura del virus che uccide i bimbi di Napoli. Il prof. Francesco Pocchiari, direttore dell'Istituto superiore della sanità, intervenuto ieri mattina ad un ennesimo summit di scienziati e ricercatori per un ulteriore esame delle relazioni ha dichiaralo: -La problematica è abbastanza complessa. Sono stati isolati nell'ospedale Cotugno virus a carattere sinciziale. Oggi stesso porteremo i campioni all'Istituto superiore di sanità. Dobbiamo rivederli in maniera da avere, così come sempre succede nel mondo scientifico, non voglio dire una verifica, ma un riscontro. Intanto la parte microbiologica ha finito le sue ricerche ed ha trovato dei quadri microbici presenti in alcuni di questi bambini. Di tutte queste ricerche dovrà essere fatto, se così si puù dire, un mosaico. Il discorso virologico dovrà essere confrontato con il discorso istopatologico e con il discorso clinico prima di poter giungere ad una reale, seria e scientifica risposta sul collegamento causa-effetto della malattia. Finora questa risposta non l'abbiamo ancora avuta». Pocchiari ha poi ribadito la sua convinzione che a Napoli non ci si trova di fronte ad un'epidemia. Riferendosi ad alcune fonti di stampa medica estera, secondo le quali sei casi basterebbero a configurare un processo epidemiologico. Pocchiari ha rilevato che se l'Organizzazione mondiale della sanità (Orasi che è la più alta autorità scientifica nel campo sanitario, non parla di epidemia, lo fa certamente a ragion veduta. Il gruppo ha ritenuto valido il piano epidemiologico regionale predisposto dall'Istituto superiore della sanità che ha indicato le modalità di svolgimento che fanno perno sull'efficacia della guardia medica pediatrica istituita presso le ventidue condotte comuna¬ li. Attualmente, è in attività solo dalle 9 alle 14. ma le autorità comunali contano di estenderla anche nelle ore del pomeriggio e della notte. All'incontro, svoltosi nella torre biologica della seconda facoltà di medicina, il prof. Giulio Tarro ha messo a disposizione della commissione il frutto del suo lavoro di ri¬ cerca. Ha fornito schede e tabelle ed ha ribadito che il virus sinciziale deve considerarsi il principale agente delle affezioni respiratorie dei bambini napoletani sulla scorta di analisi compiute sui piccoli pazienti del Santobono. sugli infermi della divisione pediatrica del Cardarelli e della prima facoltà di medicina. E' emerso che su 87 pazienti del Santobono sofferenti di disturbi alle vie respiratorie. 38 sono risultati positivi, con una percentuale del 32.18. Purtroppo, sul fronte sanitario c'è da registrare a Salerno, negli Ospedali Riuniti, un caso sospetto. Per disturbi respiratori è deceduta la piccola Lisa Gamia, quattro mesi e mezzo. E' prematuro, al momento, sostenere che è rimasta vittima del «virus maledetto». Saranno l'autopsia, disposta dal magistrato, e gli ulteriori accertamenti a dare una risposta definitiva. Al centro di rianimazione dell'ospedale pediatrico Santobono permangono gravissime le condizioni del piccolo Vincen zo Guarracino. undici mesi, e di Francesco Arianna, nove mesi, da Scisciano. comune del Nolano, ricoverati nelle ultime ore. Misure precauzionali sono state adottate a Formia dopo la morte nell'ospedale «San tobono» di Napoli, del bambino Eduardo Iorio, di 18 mesi ucciso dal male misterioso. Le autorità sanitarie hanno in fatti disposto la chiusura per alcuni giorni degli asili e delle scuole materne sia pubbliche sia private e la disinfezione di tutee le scuole elementari. Adriaco Luise Napoli. Due bimbi mentre vengono ricoverali .il Santobono

Persone citate: Cardarelli, Eduardo Iorio, Francesco Pocchiari, Giulio Tarro, Guarracino, Nolano, Pocchiari, Tarro