Per la crisi di "Cenisia-Cit Turin" dura polemica tra le forze politiche

Per la crisi di "Cenisia-Cit Turin" dura polemica tra le forze politiche Per la crisi di "Cenisia-Cit Turin" dura polemica tra le forze politiche La de replica alle accuse del presidente della giunta dimissionaria Per il pri si ripetono, nei quartieri, gli stessi giochi di Palazzo Civico Decisa replica del gruppo consiliare de di «Cenisia-Cit Turin» dopo le dimissioni della Giunta socialcomunista di quartiere e le successive dichiarazioni del presidente Claudio Morterra, giudicate «inesatte e strumentali». In particolare si contestano le motivazioni attribuite al voto negativo sulla mensa dipendenti comunali, il preteso «tradimento» di accordi precedenti e le stesse attribuzioni numeriche del voto sul bilancio che ha messo la Giunta in minoranza (per cui. secondo Morterra, l'opposizione si sarebbe servita dell'appoggio «determinante» del msi). «Sul problema della mensa — dice Paolo Pernigotti, capogruppo de — avevamo subordinato l'approvazione della concessione dei locali ad alcuni chiarimenti. Pur esprimendo totale adesione al servizio di mensa (indispensabile per le esigenze dei lai'oratori municipali) chiedevamo, come preciso dovere istituzionale, di conoscere preventivamente progetto, stanziamento e attuazione delle norme igieniche. Ma il presidente e la Giunta si sono rifiutati sia di fornire chiarimenti sia. come proponeva un componente stesso della maggioranza, di fare slittare la delibera alla seduta successiva, per chiarire nel frat- tempo i punti dubbi». Contestate vivacemente anche le dichiarazioni di Morterra sul voto negativo al bilancio. «Non è vero che. nella seduta pubblica sul bilancio, non vi sono stati rilievi critici dei cittadini — replica Pernigotti — né vi era accordo di tutti i gruppi sul documento elaborato in commissione, lanfè che sulla prima parte (di aperta critica) pei e psi si erano dissociati, come risulta nei verbali della seduta del 29 gennaio. Cosi pure è strumentale e falsa la dichiarazione sui voti missini, die non sono e non sarebbero mai stati determinanti: essendo i presenti e votanti 30, di cui undici comunisti e due socialisti, il voto sarebbe stato di 13 a 15 (9 de. 2 pri, 2 psdi, 2 pli) ancìie entrambi i missini si fossero astenuti». Riferendosi alla polemica in corso tra le maggiori forze politiche, anche il gruppo repubblicano di Cenisia-Cit Turin ha reso pubblico un documento in cui rileva che «le dimissioni del presidente Morterra evidenziano ancora una volta l'esistenza di blocchi politici contrapposti che ricercano puntualmente lo scontro in sede di votazione». Si esprime inoltre preoccupazione (stato d'animo, a dire il vero, non del solo pri) sull'andamento delle neonate circoscrizioni: «Risultano fondati i timori die aiwamo espresso all'atto dell'insediamento: i consigli circoscrizionali, più che al servizio dei cittadini, sembrano imler riprodurre, in uno stretto gioco di maggioranza ed opposizione, equilibri politici e accordi di cartello esistenti a Palazzo Civico». Domani sera, comunque, il Consiglio si riunirà nuovamente per eleggere un nuovo presidente ed una nuova giunta. Assemblee di quartiere sono stale inoltre organizzate per martedì sera alle 21 nelle sedi di via Perosa angolo via Luserna e di via Avigliana 33. -per superare gli schieramenti — dice un volantino — e giungere ad una maggioranza allargata».

Persone citate: Claudio Morterra, Paolo Pernigotti, Pernigotti