Con olio fantasma truffò 14 banche?

Con olio fantasma truffò 14 banche? Un commerciante di Rivoli Con olio fantasma truffò 14 banche? Già implicato in esportazione clandestina Hi valuta - Indagini anche del magistrato svizzero Francesco Conrieri, 55 anniTTl commerciante di Rivoli accusato di aver esportato clandestinamente valuta per oltre 300 milioni, sarebbe al centro di una colossale truffa di miliardi. La scorsa settimana il giudice Noseda, pubblico accusatore del tribunale di Lugano, è venuto a Torino accompagnato da un perito, per interrogare Conrieri in merito alla grave accusa. Parte lesa nella vicenda sono 14 istituti di credito italiani (molti dei quali torinesi, tra cui il San Paolo e la Banca del Lavoro) e la Fiduciaria Svizzera, una società per la revisione dei conti con l'estero. Secondo l'avv. Chiusano, che tutela gli interessi di un istituto di credito cittadino. Conrieri avrebbe chiesto finanziamenti su partite di olio inesistenti, ottenendo aperture di credito per centinaia di milioni. Il magistra-' to svizzero ha chiesto al collega della nostra città, il sostituto procuratore Rinaudo, di nominare un collegio di periti per accertare l'entità della truffa. Tutta l'accusa si basa sull'importazione e l'esportazione di partite di olio fasulle. Conrieri era già stato processato dal nostro tribunale per questo reato, ma i suoi difensori, Zaccone e Morra, avevano sostenuto che l'olio era stato effettivamente esportate in Svizzera, e spedito alla ditta « Verhanol. di Lugano. Il tribunale aveva sospeso il dibattimento per una perizia sulle giacenze al punto franco di Stabio, presso Mendrisio, al .confine italo-svizzero. Secondo l'accusa T'olio sarebbe sempre rimasto fermo nellecisterne e soltanto le bollette di' pagamento (per centinaia di milioni) facevano il giro tra Torino e la Svizzera. Nelle indagini si è inserita la nuova vicenda giudiziaria, che ha preso l'avvio con la denuncia, degli istituti di credito italiani alla Procura della Repubblica di Torino. A patire il danno comunque, non sarebbero state soltanto le banche italiane ma anche quelle svizzere, visto l'interesse con cui il magistrato di Lugano segue l'inchiesta. Il sostituto procuratore Rinaudo ha formalizzato il processo, passandolo al giudice istruttore Tinti.