Mueller vince, Stock avanza di Giorgio Viglino

Mueller vince, Stock avanza A Villars una libera con tanti sconosciuti nelle prime posizioni Mueller vince, Stock avanza L'austriaco (secondo) nuovo aspirante alla Coppa - Crollano i grandi, Plank solo trentunesimo - Buona la prova dei giovani azzurri: Schmalzl è quinto, Cozzio sesto, Cancian decimo DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE VILLARS-SUR-OLLON — Difficile da interpretare questa gara tipicamente svizzera, con neve cangiante di velocità e risultati d'eccellenza per uomini sconosciuti o quasi, risultati valorizzati ancor più in Coppa dal primo punteggio privilegiato. L'unico punto fermo è costituito da Peter Mueller, senz'altro lo specialista più regolare dall'inizio di stagione, che. questa volta, con tanti timori fino alla discesa dell'ultimo concorrente, è riuscito finalmente a vincere la sua prima gara. Dietro troviamo uno stupendo Léonard Stock, combinatista salito al secondo posto assoluto, e i giovani azzurri Reinhard Schmalzl, diciottenne di Ortisei quinto, Olindo Cozzio, ventenne di Madonna di Campiglio sesto, e Lorenzo Cancian, diciannovenne friulano decimo. Intervallati con loro compaiono svizzeri appena sentiti nominare come Urs Raeber (7°) e sconosciuti come Bruno Fretz (9"). I Walcher, i Klammer, i Plank finiscono lontani penalizzati da sci non troppo veloci, da numeri di partenza infelici ma anche da errori abbastanza gravi di valutazione della difficoltà. La pista tracciata da Michel Daetwyler, campione una decina d'anni fa (una delle 'Slitte svizzere- che pure raccoglievano successi in quantità) non è una discesa brivido, ma presenta comunque una certa serie di difficoltà tecniche che la valorizzano assai. Percorso sempre veloce, ha una vio¬ lenta picchiata iniziale, quindi ammorbidimento e una lunga «esse» che inizia sul piatto per uscire con l'atleta attaccato elle lamine per riuscire a non derapare sul diagonale successivo. Nuove difficoltà in un semicerchio che aggira il vallone ormai aperto verso il basso, poi un difficile doppio salto prima del lungo schuss fina/e che copre un chilometro abbondante, con continue interruzioni per gobbe e cunettoni. Avvantaggiati su questa pista inedita gli svizzeri ovviamente, che hanno gareggiato parecchie volte, ultima l'anno scorso nei campionati nazionali, e gli atleti più giovani che avevano già corso in Coppa Europa. Per la prima volta ì parametri si sono ribaltati e nella casella esperienza sono stati i pio- vani a vantare punti a favore. Poco è stato casuale. Né il successo di Mueller eccezionale nel tratto tinaie a testimonianza di una perfetta efficienza fisica, ma anche di un ritrovato rendimento in scorrevolezza dei Rossignol (cinque atleti piazzati fra i primi dieci), né il consueto regredire di Werner Grissman dal primo posto all'intermedio al terzo finale, o la costanza di Stock. Ancor meno casuale la buona prova dei giovani azzurri, già fra i migliori in prova, a dimostrazione che le doti di base ci sono e basta trovare condizioni adatte, o perlomeno non contrarie per chi già parte dietro. Reinhard Schmalzl che è il più bravo tecnicamente ha ottenuto il miglior piazzamento della carriera, pur commettendo due gravi errori nella prima metà e rischiando per un'intera curva di finire gambe all'aria dalla precaria posizione di equilibrio su ■ '0 sci solo. Cozzio, solido carr, jliese che vantava finora soltanto una vittoria al gigantissimo e alcuni successi nelle gare di fine d'anno sullo Spinale, è stato regolare e sicuro. Cancian addirittura ha avuto paura di vincere ed ha affrontato gli ultimi due salti frenando al massimo col timore di volar «ia. e Johnny Vicari ha peccato in acrobazia nel finale per un pur premiato diciottesimo posto. La classifica di Coppa vede progredire vertiginosamente i discesisti, ma al vertice l'unico a fruire del ••bonus- è Leonhard Stock che si ripropone ora come nuovo aspirante alla Coppa, Giorgio Viglino

Luoghi citati: Campiglio, Europa, Ortisei