Arrestato un sindaco: cacciava il camoscio nel Gran Paradiso

Arrestato un sindaco: cacciava il camoscio nel Gran Paradiso Sorpreso dalle guardie del parco nazionale Arrestato un sindaco: cacciava il camoscio nel Gran Paradiso È Claudio Ghiringhello di Torre Canavese - «Ho colpito l'animale fuori dal parco», si difende - Gli è stata negata la libertà provvisoria Spara a uno zingaro sorpreso a rubare Il sindaco di Torre Canavese, Claudio Ghiringhello, 41 anni, socialista, eletto nel '75 in una lista di indipendenti di sinistra, sposato con una figlia, è stato arrestato, ieri mattina, dai carabinieri di Agliè: sul suo capo pendeva un ordine di cattura per furto aggravato e porto abusivo di armi. Quasi nello stesso momento, i carabinieri di Locana arrestavano Giacomo Aimonetti, 51 anni, operaio, abitante a Cuorgnè. Per entrambi l'accusa è di essere stati sorpresi a cacciare nel territorio del Parco Nazionale del Gran Paradiso e di avere abbattuto camosci esposti alla pubblica fede»: di qui l'accusa di furto. Secondo un rapporto delle guardie del Parco, il Ghiringhello venne sorpreso il 21 settembre scorso, nella zona di' Valprato Soana, con un camoscio maschio di sei anni ucciso poco prima. L'Aimonetti invece venne denunciato il 10 novembre: anch'egli venne fermato nella zona di Valprato. Con lui c'era un'altra persona, che però riuscì a fuggire senza farsi identificare. Secondo l'accusa. l'Aimonetti era anche in possesso d'una ricetrasmittente con la quale, sostengono gli inquirenti, si teneva in contatto con altri cacciatori. I due sono stati interrogati dal sostituto procuratore della Repubblica, dott. Gumina, alla presenza dei fifensori avv. Musumeci e Martelli. A quanto risulta. l'Aimonetti avrebbe negato tutto, mentre il Ghiringhello (che è titolare d'un ufficio di assicurazioni a Castellamonte) avrebbe ammesso di avere ucciso il camoscio: «Lo colpii fuori del territorio del Parco senza ucciderlo e si trascinò per decine di metri andando a cadere infine nel Parco». Il magistrato inquirente ha respinto le istanze di libertà provvisoria, per i due. che sono stati rinchiusi nel carcere di Vercelli. * Quattro zingari sono stati sorpresi mercoledì pomeriggio mentre svaligiavano un alloggio al terzo piano di via Oberdan 153: all'arrivo degli agenti della mobile sono fuggiti, calandosi dai balconi, verso il cortile. Un poliziotto ha esploso alcuni colpi di pistola, uno dei ladri è stato ferito al braccio, catturato. Gli altri sono scomparsi. L'episodio verso le 16. Una telefonata al 113: «Correte.stanno rubando, sono ancora nell'allog pio». Due «volanti» hanno circondato lo stabile, gli agenti sono corsi per le scale. I quattro zingari, vistisi sorpresi, hanno tentato la fuga. Dall'alloggio, di Aldo Palladino, avevano preso alcuni monili e gioielli per circa un milione. Non potendo scendere per le scale, si sono calati da veri acrobati dai balconi. Hanno raggiunto il cortile, scavalcando un muricciolo che dà su un giardino. Uno dei ladruncoli ha estratto di tasca un cacciavite, per fronteggiare gli agenti: è stato raggiunto al braccio sinistro da un proiettile, immobilizzato dai poliziotti. In questura in un primo tempo ha dato un falso nome, poi è stato identificato attraverso le impronte digitali: era già noto, infatti, per furti e altri piccoli reati. Si chiama Milan Radosavijevìc. nato in Jugoslavia 25 anni fa. vive nell'accampamento di strada Germagnano. Medicato all'ospedale Molinette. guarirà in 20 giorni, è stato trasferito nell'infermeria del carcere. if Alla stessa ora. sempre mercoledì, un giovane sui 25 anni, pistola in pugno, il volto mascherato con un passamontagna, ha rapinato un negozio di casalinghi in via Scarlatti 23. Il malvivente ha immobilizzato il proprietario, Luigino Chieppa. 42 anni, facendosi consegnare l'incasso, circa 700 mila lire. ★■Tentata rapina ieri sera poco prima dell'orario di chiusura nell'oreficeria di corso Giulio Cesare 20. di cui è titolare Giuseppe Serra, 42 anni, residente in corso Taranto 15. Due banditi armati di pistole hanno fatto irruzione verso le 20 tentando di immobilizzare l'uomo che ha reagito, ed è stato stordito

Persone citate: Aldo Palladino, Chieppa, Claudio Ghiringhello, Ghiringhello, Giuseppe Serra, Gumina, Musumeci

Luoghi citati: Agliè, Castellamonte, Cuorgnè, Jugoslavia, Locana, Torre Canavese, Valprato Soana, Vercelli