Le "trappole" per Andreotti di Marco Tosatti

Le "trappole" per Andreotti S'addensano nubi sul governo Le "trappole" per Andreotti ROMA — Il cammino dei governo monocolore Andreotti è cosparso di incognite e di possibili trappole, in cui la vita dell'esecutivo potrebbe bruscamente interrompersi. Economia, ordine pubblico, grandi riforme, enti pubblici: le occasioni per una definitiva spaccatura nella maggioranza sono molteplici. Proviamo, schematicamente, a indicarne qualcuna. • PIANO TRIENNALE — Le polemiche sul programma economico sono ben lungi dall'essere concluse. Oggi la Segreterìa confederale, preceduta nella mattinata da riunioni dei vertici delle Confederazioni, ha un incontro per valutare e dare il suo giudizio sul piano presentato dal governo. Un'importante presa di posizione in questo campo si è avuta con la dichiarazione di Lama, segretario della Cgil, in cui il documento viene definito «evanescente e senza certezze», «sugli investimenti pubblici, sulle Partecipazioni Statali, sugli impegni settoriali in campo pubblico». Anche se lo sciopero generale proclamato per il 2 febbraio non vuole essere l'innesco di una crisi, certo un giudizio nettamente negativo sul piano da parte delle organizzazioni dei lavoratori ha una sua impor. tanza. • SINDACATO DI POLIZIA — Domani, in sede di commissione Interno a Montecitorio, prosegue l'esame della riforma di polizia. La riunione si prevede' battagliera; è sul tappeto il problema della legittimità delle relazioni del sindacato di polizia con altre organizzazioni sindacali. Nelle settimane passate erano emerse indicazioni molto restrittive, soprattutto democristiane, su questo tema. • CASO VENTURA — La fuga dell'editore veneto da Catanzaro, alla vigilia della sentenza, e il comportamento del ministro dell'Interno, costituiscono un altro argomento scottante. La destituzione del capo della polizia è parsa a molti partiti, anche all'interno della maggioranza, non sufficientemente motivata. Oggi il governo dovrà rispondere alle interrogazioni avanzate in proposito in Parlamento. • PATTI AGRARI — In questo campo l'orizzonte appare abbastanza sgombro di nuvole, ma non è escluso qualche colpo di scena, che potrebbe riattizzare l'incendio. Mercoledì, dopo che il' comitato ristretto ha affrontato e risolto la maggior parte delle questioni controverse, il provvedimento potrebbe essere approvato, in sede referente, dalla commissione agricoltura di Montecitorio. Ma, come abbiamo detto, non tutti i pericoli di rottura sono svaniti. • RIFORMA UNIVERSITARIA — Martedì riprende, in Senato, l'esame del testo di riforma universitaria Cervone. Chiusa la discussione generale venerdì scorso, si passa ora all'esame degli articoli. La discussione si presenta difficile: saranno presentati molti emendamenti, e i nodi da sciogliere sono intricati. Ne citiamo solo due: stato giuridico dei docenti e definizione delle norme che regolano il tempo pieno e l'incompatibilità con altri incarichi per i professori universitari. • NOMINE NEGLI ENTI PUBRLICI — Superato il problema delle «grandi» nomine, restano aperte le questioni relative al comitato di presidenza dell'Iri e alla giunta esecutiva dell'Eni. Sono due organismi dotati di grande potere, tali da condizionare le scelte e le politiche dei rispettivi presidenti; lo stesso discorso vale per il Consiglio d'amministrazione dell'Enel. Le ferite appena rimarginate nella maggioranza, dopo lo scontro sulle nomine ai vertici degli enti pubblici, potrebbero riaprirsi nel corso della battaglia per le scelte ancora da compiere ad un livello di poco più basso del precedente. Infine, come ultima questione spinosa, resta l'affare dei petroli alla Commissione Inquirente, dove mercoledì si dovrebbe avere una decisione sul rinvio a giudizio degli ex ministri Valsecela (de) e Ferri (psdi). Marco Tosatti

Persone citate: Andreotti, Lama

Luoghi citati: Catanzaro, Roma