Austerità, pensioni e contratti Andreotti eli fronte ni sindcicati

Austerità, pensioni e contratti Andreotti eli fronte ni sindcicati «H governo dovrà dare risposte concrete per l'emergenza» Austerità, pensioni e contratti Andreotti eli fronte ni sindcicati Giovedì Cgil, Cisl e Uil a Palazzo Chigi per la prima verifica: il piano triennale - A fine settimana, vertice dei tre segretari col ministro per lo Sme DAL NOSTRO INVIATO ROMA — La tecnica del rinvio, com'era prevedibile, non ha pagato. Le scadenze si sono accumulate e 11 sindacato deve affrontare 11 '79 con un calendario subito fitto di appuntamenti «decisivi». «Gennaio sarà un mese importante —dice 11 segretario generale della TJ11, Giorgio Benvenuto —<. Il governo dovrà dare un significato concreto alla politica dell'emergenza. Sono ancora aperti problemi che abbiamo sollevato già alla fine del '77 nella manifestazione dei duecentomila metalmeccanici a Roma. La strategia dell'Eur resta quella giusta, ma non basta più proporre e attendere. Bisogna incalzare, senza cadere nella trappola, degli scioperi-polverone.. Troppe volte abbiamo tollerato che il compromesso tra le forse politiche fosse un limite invalicabile. E si è perso un anno-. Plano Pandolfi — La prima verifica sarà il varo del piano triennale di sviluppo. Giovedì i segretari della Federazione Cgil, Cisl, Uil andranno a Palazzo Chigi per vedere se si tratta del «solito programma pieno di retorica e di buone intensioni', oppure se Andreotti «si è finalmente deciso a impegnai si per il Sud, a riformare le Partecipazioni statali e a far decollare la riconversione industriale». Non sarà un incontro risolutivo. «Però — sostiene il leader della Cisl, Luigi Macario — le richieste a favóre del Mezzogiorno sono irrinunciabili, altrimenti intere regioni sono condannate al decadimento». Gli investimenti continuano a essere irrisori e le promesse di posti di lavoro Incerte. Il reddito prò capite è stimato in 1,6 milioni annui contro i 2 milioni e mezzo del resto d'Italia. «Non è un ultimatum, ma se i progetti del governo saranno in disaccordo con la nostra linea ci sarà lo sciopero generale. Entro gennaio», ha detto il capo della Cgil, Luciano Lama. Sistema monetario europeo —Il sindacato è convinto che l'ingresso nello Sme «non sia stato meditato a sufficienza». «In ogni caso," ormai ci siamo ed è necessària, se possibile, una politica ancora più attenta — afferma Benvenuto —. Sappiamo che il Paese deve trovare risorse, ma non accettiamo che.si segua la solita strada: aumenti delle tariffe pubbliche e del prezzo della benzina. Ci sono altri mezzi, a cominciare dalla caccia agli evasori». A fine settimana i tre segretari si incontreranno con 'I ministro delle Finpn- „. 1 erosioni — L'accordo raggiunto con il govèrno «non ni rimette in discussione», dicono i sindacati. Hanno chiesto che si esamini l'opportunità di fissare un tetto massimo. Macario non esclude aumenti delle pensioni in futuro, «ma oggi è un mo- 1 mento di crisi». Riforma della polizia — I sindacati sono impegnati per arrivare a un'intesa che ne consenta l'avvio. «Si parla ormai di ri/orma da due anni, mentre terrorismo e criminalità comune diventano più audaci e feroci — dice Benvenuto —. Mantenere aperto questo problema è pericoloso». Confindustria — La Federazione unitaria non vuole inasprire le polemiche, ma pretende una «politica rigorosa» anche da parte degli imprenditori. «Ci vuole coerenza — si afferma — e non si possono chiedere sacrifici solo ai lavoratori. Troppe leggi importanti non sono state applicate, a cominciare da quella per la disoccupazione.giovanile». E' aperta una trattativa che dovrebbe chiarire, entro il 19 gennaio, se si possa raggiungere un'intesa sulla mobilità della manodopera. Sarebbe il primo passo per coordinare gli strumenti di intervento in materia. . Contratti — Il '79 sarà l'anno del rinnovo degli accordi nazionali, per óltre 10 milioni di operai e impiegati dell'industria, dell'agricoltura, dei servizi e del pubblico impiego. Le previsioni sono «austere»: gli aumenti salariali dovrebbero essere contenuti in 30 mila lire. Come sempre, però, si va delineando uno scontro, piuttosto che un confronto. «Bisogna cambiare questo cerimoniale costoso e assurdo, dove le trattative finiscono sempre per creare un clima di tensione esasperato — afferma Benvenuto —>, 7 contratti nàti^risolvono tutta E le piattaforme non sono un dictat: metalmeccanici e edili, ad esempio, hanno già confermato la disponibilità a scaglionare le richieste. Questa moderazione, però, va ripagata con la certezza che ci saranno nuovi investimenti e che il sindacato parteciperà di più alle scelte aziendali. Anche la richiesta di ridurre l'orario non sarà dirompente, se accompagnata da un recupero di produttività che non ci faccia perdere terreno rispetto alle industrie europee». Oggi i dirigenti della Uil si incontrano con i responsabili della Cee proprio per esaminare la necessità di una politica industriale omogenea in Europa. Scala mobile — La cautela nelle richieste salariali presuppone che non si tocchi la contingenza. «Se Andreotti spera in una revisione si sbaglia — afferma Lama —. Abbiamo anzi avviato una ver- . tenzà per rendere trimestrali anche gli scatti della scala mobile per il pubblico impiego». Secondo i sindacati, dal 1' gennaio '75 al giugno scorso, i salari dell'industria sono saliti in termini reali, per effetto della contingenza e degli aumenti contrattuali, del 13.4 per cento, quelli del èommercio del 12,6 per cento, mentre nel settore pubblico c'è stata una perdita secca del 3,6 Unità sindacale — In due anni l'autonomia del sindacato dai partiti si è nuovamente allentata e l'obiettivo dell'unità s'allontana. «Non è il caso di preparare un ennesimo progetto — si sostiene —ma di recuperare a piccoli passi, con modestia, rendendo effettiva la democra¬ zia in fabbrica». Si è riaperto il dibattito sulle incompatibilità fra cariche politiche e sindacali. La tendenza non è di consentire di nuovo al sindacalista di entrare in Comune o in Parlamento. «Però — si fa notare — bisogna finirla con le ipocrisie. Chi fa sindacato ha evidentemente idee politiche personali ed è assurdo che sia costretto a nascondersi dietro il giornale per non essere fotografato al convegno di questo o quel partito». A metà febbraio la questione sarà affrontata nei consigli generali Cgil, Cisl, Uil». Autoregolamentazione dello sciopero — Entro il mese la Federazione unitaria varerà un «codice di comportamento», se le catégorie non avranno preso posizione a! riguardo, «in ogni caso — ribadiscono i sindacati —siamo contrari a qualsiasi limitazione per legge». Roberto Beliato

Persone citate: Andreotti, Giorgio Benvenuto, Lama, Luciano Lama, Luigi Macario, Macario, Pandolfi

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma