Teksid a Praga per vincere di Gianni Menichelli

Teksid a Praga per vincere Le cestiste torinesi sull'altalena di Coppa Teksid a Praga per vincere DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PRAGA —La Teksid si rituffa nella Coppa Ronchetti, anche col proposito di lavar via le ruggini di un campionato che finora, dopo quattro giornate della fase-scudetto, non ha mai visto le cestiste torinesi nella edizione lustra e sfavillante che invece le ha caratterizzate in varie occasioni nella .prima fase» e, appunto, in Coppa. Anche sabato, a Brescia, la Teksid ha rimediato un'umile e sudata vittoria. Renata Moreschi, classe 1944, capitana del Pejo e moglie del suo allenatore, Mario Zanardelli, dopo la partita era molto soddisfatta e molto arrabbiata con i giornali che non hanno smesso di definire il Pejo «una squadretta» dopo il successo sul Gbc e il quasi-successo sulla Pagnossin. Alla Moreschi dava parzialmente ragione Bruno Arrigoni, lodando la freschezza, la combattività e la buona organizzazione di gioco del Pejo e facendo notare le percentuali di realizzazione delle due squadre, superiori al 50. Nel basket, specialmente di questi tempi, tutto è opinabile. Ma se il trio Moreschi-Caralla-Pezzotta (grinta-tiro-brio) riesce a trascinare la squadretta Pejo ad imprese di portata ben superiore e a percentuali di realizzazione esaltanti bisogna vedere quale sia, nella faccenda, il demerito dell'opposta difesa. La difesa della Teksid. per l'appunto, ha dato coraggio e fiducia a Caretta e compagne non im¬ ponendo fin da principio Impropria autorità, personalità, superiore stazza fisica e saldezza tattica: ciò che dovrebbe appunto distinguere uno squadrone da una squadretta. Ancora una volta invece la Teksid non ha saputo gettare sul piatto le doti che ha dentro di sé: la classe delle sue .professioniste»; le 15 ore settimanali di allenamento affrontate da tutte col massimo di disponibilità, impegno, abnegazione; la perizia sicura di un tecnico come Arrigoni: «Effettivamente — ammette Arrigoni — in questa fase noi manchiamo un po' nella scioltezza e nella brillantezza, facciamo anche poco contropiede, sembriamo più un mulo che un purosangue. Dipende soprattutto dal momento non smagliante di alcune giocatrici che possono darci brillantezza: Licia Apostoli, per dirne una. Così poggiamo di più sulle Sandon, Guzzonato, Vergnano, tipi solidi, grandi lavoratrici In campo, ma non proprio spumeggianti». Tiorlin e compagne comunque, vanno molto meglio in Coppa Ronchetti, lontano dall'incubo di uno scudetto - che non si può perdere». Più tranquilla che In campionato, la Teksid ha distrutto a Torino (32 punti di scarto), lo Slavia Praga e ha vinto a Lodz. Siccome le polacche a loro volta son passate a Praga (96-85, mercoledì scorso), stasera al Palasport Folimanka occorre di nuovo battere lo Slavia. Gianni Menichelli

Luoghi citati: Brescia, Praga, Torino