Toro, ancora emergenza di Bruno Bernardi

Toro, ancora emergenza Toro, ancora emergenza Pressoché certa la squalifica di Pecci, improbabile il recupero di Danova, Radice è nei guai - Santin libero o esordio di Mandorlini? TORINO — Lo «stato d'emergenza» continua al Torino. Per la prima volta, nel corso dell'attuale campionato, dovrà lare a meno di Eraldo Pecci uno dei quattro «semprepresenti» —gli altri sono Terraneo, Vullo e Patrizio Sala — di una squadra che ogni settimana è rimaneggiata dagli infortuni a catena. Per Pecci non si tratta di un problema tisico: il «regista» verrà squalilicato dal giudice sportivo per somma di ammonizioni (gioco scorretto) e non sarà disponibile con l'Atalanta. L'ultimo cartellino giallo di Agnolin, a Firenze, è stato fatale al romagnolo che da qualche tempo, essendo dillidato, era sul filo del rasoio. «Se scatterà, come sembra scontato, la squalifica, mi libererò di una spada di Damocle che mi perseguitava e azzererò quasi completamente la mia fedina, anche se ho un'altra ammonizione per reazione», tilusoleggia Pecci. Domenica scorsa non ha giocato all'altezza delle sue possibilità pur avendo cominciato in modo promettente, tuttavia Pecci è elemen¬ to molto importante del Torino, forse il più continuo e redditizio in questa stagione. «Basterebbe II rientro di Graziani per compensare, con larghezza, la mia assenza»; dice con modestia. A Bergamo, nell'andata, Pecci propiziò, con un perfetto «assist", il gol vincente di Pulici e poi usci all'89' per consentire a Radice di guadagnare qualche secondo con l'ingresso di Greco che fece così il suo «mini debutto» in serie A. «Bisogna battere a tutti i costi l'Atalanta — aggiunge Pecci —. Lo scivolone del Milan ad Avellino è beneauyurante Nella sfida sportiva è inevitabile sperare nei guai al-, trui. E se la capolista dovesse accusare, com'è probabile, altre battute a vuoto il Torino deve essere pronto ad approfittarne». Come rimedierà Radice all'indisponibilità di Pecci? L'allenatore è alle prese con altri problemi da risolvere: Danova ha rimediato una distrazione agli adduttori della coscia destra, soltanto domani potrebbe riprendere con cautela l'atj tività ed il suo recupero è arduo, mentre Graziani ha iniziato ieri una preparazione differenziata sotto le cure di Rabittl e sul suo rientro con l'Atalanta esistono ancora dei dubbi. Graziani non è molto ottimista anche se i medici ritengono che non sì tratti di stiramento ma di un muscolo intossicato. Su Graziani una decisione verrà presa nei prossimi giorni: Iorio é in preallarme. Per quanto riguarda la quasi certa sostituzione di Danova è pronto Mozzini che, già a Firenze, aveva rilevato il compagno infortunato. L'assenza di Pecci costringerà Radice a schierare «un centrocampo dinamico» con il possibile avanzamento di Zaccarelli. Fermo Onotri, che è stato operato lunedì scorso di appendicite alla «Fornaca» (verrà dimesso a fine settimana e fra convalescenza e ripresa della preparazione salterà tre partite), Radice dovrà ripescare Santin per il ruolo di «libero» con Mozzini stopper, Salvador! e Vullo terzini. C'è anche una seconda soluzione, ma è la più remota, e riguarda l'esordio nella massima divisione del diciottenne Andrea Mandorlini con Salvadori in «cabina di regia» e Zaccarelli alle spalle della ditesa. Mandorlini, in orgine mediano, si à trasformato in terzino d'attacco nella «Primavera» ed è già stato aggregato in qualche occasione alla squadra maggiore. L'Atalanta è una formazione che si esprime meglio in trasferta che in casa: lontano da Bergamo ha fatto sei punti, frutto di altrettanti pareggi, realizzando cinque gol e subendone otto contro i cinque punti casalinghi, le tre reti all'attivo e le nove al passivo. Radice, pertanto, dovrebbe affidarsi all'esperienza di Santin e vuole recuperare il punto perso a Firenze battendo i bergamaschi, malgrado il Torino d'emergenza, per poi affrontare al completo la insidiosa trasferta di Avellino. Bruno Bernardi

Luoghi citati: Avellino, Bergamo, Firenze, Torino