Teng oggi in Usa di Ennio Caretto

Teng oggi in Usa Incontrerà Carter Teng oggi in Usa Attesa per la prima visita di un leader della Cina comunista WASHINGTON — Dalla Cina senza guardie rosse giunge oggi a Washington Teng Hsiao-plng, l'uomo del disgelo. Per l'erede di Ciu En-lai non è il primo viaggio negli Usa: nel 74, durante la riabilitazione tra due «purghe» fu ospite delle Nazioni Unite, in una New York «piena di auto e grattacieli, dove non si può neanche passeggiare». Questa visita segna però una svolta nella storia. Egli è il primo leader comunista cinese che viene a negoziare con la superpotenza. Se l'arrivo di Kruscev sul suolo americano nel '59 sanciva la fine della guerra fredda con l'Urss e l'inizio del bipolarismo, questo dell'erede di Ciu En-lai (ma non di Mao) apre un'era nuova per la distensione, l'equilibrio strategico e il Terzo Mondo, soprattutto l'Asia. Incontrandosi domani con Carter nell'ufficio ovale della Casa Bianca, Teng Hsiaong realizza un disegno perseguito invano da Mao e Ciu per trentacinque anni. Già nel '44, prima ancora della conquista del potere, i leader comunisti cinesi offrirono la «normalizzazione» agli Stati Uniti. La rifiutarono prima Roosevelt troppo impegnato a Yalta, poi l'ostico Truman, e per ultimo Eisenhower, condizionato dalla guerra in Corea. Dopo la meteora dì Kennedy, Johnson accarezzò il sogno di una primavera a Pechino, presto distrutto dal Vietnam. Toccò a Nixon, il meno amato di tutti, riprendere il discorso con la diplomazia del pingpong. Sulle orme di Kissìnger il presidente del Watergate, che domani sera, per volontà di Teng Ilsiao-ping, siederà accanto a Carter, si recò in Cina nel 72, imitato da Ford tre anni dopo. L'ironia della storia vuole che nel '59 Kruscev si rivolgesse agli Usa anche a causa della rottura, allora segreta, con la Cina; e che Teng Hsiaoping gli si rivolga adesso per un analogo ed ormai pubblico motivo, la prova di forza con l'Unione Sovietica. Ma dove lirruente partigiano ucraino lanciava all'Occidente una sfida clamorosa, promettendo di seppellire entro l'Ottanta «la cavalla spossata del capitalismo», il volitivo vice premier cinese propone invece la più completa collaborazione, sostituendo il mito del benessere a quello dell'ideologia. Salvato l'onore col principio .che Formosa è tutt'uno con la terraferma, pur nella diversità delle strutture politiche e sociali, egli lancia lo slogan della seconda lunga marcia verso il Duemila, attraverso le «quattro modernizzazioni»: nell'industria, nell'agricoltura, nella difesa, nella scienza e tecnologia. Al Dulles International Airport di Washington, Teng Hsiao-ping viene oggi accolto dal vicepresidente Mondale, dal segretario di Stato Vance e da 19 colpi di cannone, gli onori decretati ai capi di goi Ennio Caretto (Continua a pagina 2 In quarta colonna)