Critiche dei sindacati al piano rinviato il giudizio definitivo

Critiche dei sindacati al piano rinviato il giudizio definitivo La segreteria ha chiesto un incontro urgente col governo Critiche dei sindacati al piano rinviato il giudizio definitivo Lo sciopero generale, sinora confermato per il 2 febbraio, è per il Mezzogiorno, non contro il programma triennale - A Andreotti verranno chiesti interventi immediati per la chimica e Gioia Tauro - Riunioni domani e venerdì ROMA — Il sindacato è insoddisfatto del piano economico triennale, ma prende tempo per dare un giudizio definitivo. Non intende contribuire in alcun modo a una ulteriore destabilizzazione del quadro politico e all'apertura della crisi (che spetta esclusivamente ai partiti). Né vuole che si crei confusione sui motivi determinanti lo sciopero generale indetto per il 2 febbraio e fino a oggi confermato: uno sciopero "di protesta per il Mezzogiorno, non un'azione contro il programma triennale e, quindi, contro la politica economica e sociale del governo. E' questa la posizione assunta dalla segreteria della Federazione Cgil-Cisl-Uil al termine di una lunga riunione dedicata al primo esame collegiale del «piano Pandolfi.. La Cgil ha cercato di forzare la mano in senso negativo, ma alla fine Lama, Macario e Benvenuto si sono ritrovati su una linea di prudenza, prevalentemente tattica, insieme a quasi tutti i segretari confederali. A parte alcune critiche dure degli esponenti socialisti della confederazione di sini-' stra, solo il demoproletario Giovannini avrebbe assunto un atteggiamento nettamen- s -x OGGI SU Stampa Sera • Il calcio riapre le frontiere? La storia della1 «legione straniera» in Italia • Perché Fonzie (della serie televisiva «Happy Days») place a milioni di telespettatori italiani e stranieri • Sapete come avete speso la tredicesima? Certamente sì, ma non quella degli altri. I negozi che hanno fatto maggiori affari nel periodo delle feste • Per chi resta In casa: tutte le tv (italiana, estere e private) con le trame dei film. Per chi esce stasera: i cinema, teatri, ritrovi di Torino, Piemonte e Liguria te contrario allo slittamento del parere sfavorevole. Un comitato ristretto approfondirà domani il piano nei suoi molteplici aspetti, mentre è confermata la riunione di segreteria per venerdì. Al governo la segreteria ha chiesto un incontro urgentissimo «per acquisire certezze degli impegni governativi circa gli impianti di Sir, Liquigas, Maraldi e Ottana», osservando che ola continua diiasione delle deliberazioni rende drammatica la crisi di questi gruppi e stabilimenti-. Il comitato ristretto o •gruppo di lavoro* come l'ha definito Macario •trasformerà il giudizio emerso oggi (ieri, n.d.r.) in una posizione articolata anche attraverso la messa a punto di proposte che modificano, in alcuni punti in modo alternativo, le questioni poste sul piano. Questo servirà ad avere — ha precisato Macario — un confronto con il governo e con i partiti politici. Non cambiamo cavallo: il punto centrale della nostra strategia è il Mezzogiorno*. Didò (Cgil) ha sottolineato che "la cosa importante che esce da questa riunione è la conferma dello sciopero generale del 2 febbraio, perché le risposte sul Mezzogiorno non vengono né dagli incontri col governo, almeno sino a questo momento, né dal piano triennale, dove non si prevede la costruzione di un solo stabilimento nel Sud*. •La nostra attuale strategia — precisa il segretario confederale della Cisl Spadonaro — è tutta impostata sul Mezzogiorno. Sono in calendario, per questa settimana, incontri molto importanti con il governo ed è nostra intenzione conoscere in concreto quali interventi immediati saranno avviati per risolvere problemi come quello della Liquichimica, della Sir, di Gioia Tauro*. Se su questo terreno, non si avranno risposte positive, il sindacato andrà allo sciopero generale: •L'importante, ora, è non cambiare cavallo*. Ciò non significa, aggiunge Spadonaro, che non ci si vuole pronunciare sul piano. Si tratta solo di condurre a compimento la verifica in corso e di evitare di addentrarci in un discorso sui sistemi macro-economici •che rischia di diluire i problemi e, quindi, anche di trasformare uno sciopero ben circostanziato in uno sciopero-sfogatoio*. Non diverse le preoccupazioni del segretario generale della Uil Benvenuto. *In questa situazione—ha rilevato — pur critici sui contenuti del programma, chiediamo che su di esso si discuta seriamente. Non possiamo assumere l'atteggiamento di chi dà dei voti (e in questo caso i voti sono pessimi) e passa ad altro. Non ci possiamo permettere il lusso di creare un nuovo pericoloso vuoto di gestione politica*. La sostanza non cambia. Prima o poi, la Federazione Cgil-Cisl-Uil manifesterà il suo giudizio negativo, così come sì è andato già formando nell'ambito di ciascuna delle tre confederazioni. Per il momento, si conferma una valutazione estremamente dura nei confronti delle promesse e degli interventi del governo per il Mezzogiorno. Solo atti concreti e significativi, afferma il responsabile dell'ufficio programmazione e Mezzogiorno della Cgil, Matteucci, potranno consentire al sindacato di rivedere il parere complessivamente contrario reso noto dopo l'incontro dell'll gennaio, che ha determinato la decisione dello sciopero generale del 2 febbraio. Qjan cari0 fossì

Luoghi citati: Gioia Tauro, Italia, Liguria, Ottana, Piemonte, Roma, Torino