Accusato da uno sconosciuto fa quasi un mese di carcere

Accusato da uno sconosciuto fa quasi un mese di carcere Giovane nei guai per una telefonata anonima Accusato da uno sconosciuto fa quasi un mese di carcere È stato assolto ieri mattina in tribunale con formula piena e rimesso in libertà - Ricostruita una rapina all'ufficio postale di Pessinetto Accusato di rapina con una telefonata anonima è stato assolto ieri, con formula piena, dal tribunale dopo aver trascorso* circa un mese in carcere. Protagonista della disavventura giudiziaria è Carlo Moretti. 24 anni, di Ciriè, via Lanzo 146. Questa la storia. La sera del 18 dicembre '78, tre banditi rapinarono l'ufficio postale di Pessinetto. Dopo aver minacciato con le pistole il'direttore Domenico Spizzica, 38 anni, l'impiegata Cira Di Silvestri. 21'arml eli postino Giacomo Geninatti. si impossessarono di un milione. Due giorni dopo uno sconosciuto al telefono avvertiva i carabinieri che uno dei rapinatori era Carlo Moretti. li giovane fu arrestato. Uno degli aggrediti sostenne: «Può essere lui ma non ne sono sicuro». Ieri, il processo in prima sezione del tribunale (pres. Cucchiaia, pm. Sciamino. L'imputato, difeso dagli avvocati Paroncilli e Cosentino, ha ribadito la versione già data ai carabinieri subito dopo l'arresto: «All'ora della rapina mi trovavo a casa, non so niente, si tratta di un errore». Sono sfilati in aula i testimoni: il direttore e i dipendenti dell'ufficio postale. Il presidente Cucchiara ha latto ripetere a Moretti la classica frase di ogni assalto: «Fermi tutti, è una rapina», ma nessuno dei testi ha riconosciuto la sua voce. «Non è lui» ha detto l'impiegato che in un primo tempo aveva creduto di riconoscere nell'imputato uno dei banditi. Si è cosi chiarito tutto in aula. Il pm Sciaraffa ha chiesto la assoluzione con formula ampia. E i giudici. dopo le arringhe dei difensori, hanno accolto la richiesta. Carlo Moretti è stato cosi scarcerato. sulla busta-paga che scattano qualora vengano superati determinati limiti salariali. «Nella sostanza — si legge nel documento — si tratta di un aumento dell'imposizione dei salari nominalmente più elevali, ma con sempre minore potere d'acquisto. Questa situazione è insostenibile, soprattutto in considerazione del permanere e dell'allargarsi del criminoso fenomeno delle evasioni fiscali». Le maestranze hanno effettuato in questi giorni numerose assemblee all'interno dei vari complessi industriali per discutere il problema scendendo anche hi sciopero. Ora si dichiarano pronte ad una mobilitazione generale «per modificare questo tipo di imposizione fiscale». La mozione sottolinea che la questione lisco «fa parte di quei punti presentati dal sindacato al governo nell'ottobre '78 e che oggi vengono al pettine anclie rispetto alle proposte del piano triennale». Ora si chiede di dare al problema specifico «un chiaro carattere di vertenza e di lotta in grado di imporre nuove soluzioni, valide in tempi certi. Pensioni — Il pagamento presso le banche delle pensioni di invalidità e vecchiaia, previsto e annunciato per ieri, è rinviato di alcuni giorni per ragioni tecniche. " .

Persone citate: Carlo Moretti, Cosentino, Cucchiara, Di Silvestri, Domenico Spizzica, Giacomo Geninatti, Moretti, Sciaraffa

Luoghi citati: Ciriè, Pessinetto