La cava è diventata un lago che incombe su una borgata

La cava è diventata un lago che incombe su una borgata Caselle: 50 abitanti si rivolgono al pretore La cava è diventata un lago che incombe su una borgata Ormai solo un sottile diaframma di terriccio impedisce alla Stura di investire la frazione Francia - A giudizio l'amministratore della ditta • Inondazione colposa e danneggiamento aggravato del suolo pubblico» sono le accuse di cui dovrà rispondere Maurizio Martinetto. 39 anni, amministratore unico della -Cava di Ceretta., nella omonima borgata di S. Maurizio Canavese. La ditta, che si occupa di estrazione della ghiaia, dalla line del '76 alla primavera del '77. avrebbe indiscriminatamente scavato tonnellate di pietrisco in un alveo del torrente Stura in prossimità della borgata Francia di Caselle. Il provvedimento giudiziario, emesso dal pretore di Ciriè. dott. Di Palma, accoglie un esposto di 50 degli 88 abitanti della frazione che vivono nel continuo ti¬ more che lo sconquasso idrogeologico provocato dalle estrazioni — ne è »nato« un lago innaturale di ben 22.000 mq. di superficie — causi un'alluvione disastrosa per le loro abitazioni e campi coltivati situati a ridosso del torrente. ■ Già il sindaco di Robassomero — spiega il legale degli agricoltori elle si sono affidati alla magistratura, avv. Guido Neppi Modona — ha intimato per ben due volte alla ditta di ripristinare le condizioni originarie del luogo. Finora perù non si è visto nulla e il pericolo di un'alluvione incombe sempre sulla borgata. Abbiamo incaricato il professor Carraro dell'Istituto di geo- logia dell'Università di Torino di fare una perizia per constatare la reale situazione di pericolo. Ne <> venuto fuori un quadro drammatico. La borgata Francia- è sempre stata soggetta ad alluvioni (negli ultimi trenl'anni sono state ben seil. Gli scari hanno distrutto le difese naturali che mitigavano la furia delle acque. Esiste solo più un sottile diaframma di terriccio che. alla prima piena, sarà spazzato via dalle acque». La causa giudiziaria potrebbe risolversi in un notevole precedente giudiziario in una regione come il Piemonte che. con le sue 1076 cave di estrazioni «ufficiali.., solamente dal luglio del 1978. ha un «istituto» per il controllo delle autorizzazioni della ricerca e della coltivazione dei giacimenti. Fino a quella data le cave erano a disposizione dei proprietari del fondo che poteva sfruttarle o cederle a terzi, col solo obbligo di denunciare l'inizio dell'attività. La mancanza di una legislazione adeguata ha cosi prodotto i ben noti e gravi dissesti ambientali conseguenti all'incontrollato sfruttamento dei giacimenti.

Persone citate: Carraro, Ceretta, Di Palma, Guido Neppi Modona, Maurizio Canavese, Maurizio Martinetto

Luoghi citati: Ciriè, Francia, Piemonte, Robassomero, Torino