Cuorgnè, l'assessore Jaria tenta il suicidio: morente

Cuorgnè, l'assessore Jaria tenta il suicidio: morente Un personaggio al centro di episodi discussi Cuorgnè, l'assessore Jaria tenta il suicidio: morente Ha ingerito venti pastiglie di barbiturici in ufficio - È - giunta con il pei, ma il suo partito (psi) lo ha sospeso in Giovanni Jaria. 31 anni, assessore comunale allo Sport. Viabilità e Commercio di Cuorgnè. ex militante del psi. impresario edile, ieri fra le 16 e le 17 ha tentato di suicidarsi nel proprio ufficio. Ha ingerito una ventina di pastiglie di barbiturici: trasportato al pronto soccorso di Cuorgnè dai collaboratori, è subito stato trasferito nella sala di rianimazione dell'ospedale di Ivrea. E' morente. Jaria. originario di Condofuri (Reggio Calabria) venne al Nord molto giovane. Lavorò per qualche tempo a Genova come garzone muratore, poi ad Alessandria e ad Ivrea: 16 anni or sono si stabili a Cuorgnè. dove fece fortuna. Il successo non gli evitò guai con la giustizia. Prima fini In' carcere per aver ••trattato troppo duramente- una ragazza: poi il fatto si ridimensionò e l'impresario fu prosciolto. Ma il suo nome e quello di familiari e collaboratori venne ancora alla ribalta, il fratello Carmelo ed un dipendente sorpresero un giovane che tentava un furto nel tennis club di Castellati 1011 te. dove l'Impresa Jaria stava lavorando. Il malcapitato ladruncolo fu picchiato a sangue, gli spararono e l'abbandonarono in un boschetto vicino a Salassa credendolo morto. Il ragazzo invece sopravvisse e denunciò i due. che ora sono in carcere. Giovanni Jaria se la cavò dimostrando di essere estraneo al fatto. Ultima vicenda di cronaca nera in cui fu in qualche modo im- pllcato è il caso del sequestro omicidio Ceretto. Nel febbraio dello scorso anno, durante il dibattimento in Corte d'Assise, il maggior imputato al processo. Giovanni Caggegi. lo indicò come uno dei mandanti del delitto. Nessuno trovò prove a suo carico e Jaria fu ancora una volta scagionato. A queste cose il giovane impre¬ sario sembrava non dare troppa importanza: «Tutte calunnie dettate dall'invidia-, diceva. Per lui. negli ultimi tempi, c'era soprattutto la politica, - in difesa degli immigrati, dei ragazzi del Sud come me-., spiegava a chi gli domandava i motivi che l'avevano indotto a presentarsi in lista per il psi alle elezioni amministrative del giugno '75. Fu eletto e ben presto entrò in giunta: assessore allo Sport, alla Viabilità ed al Commercio. Anche in quest'attività non sono però mancate le polemiche. Nello scorso novembre la sezione comunista ha attaccato l'assessore per una dichiarazione dei redditi considerata poco credibile: il «brillante» impresario, con uffici di rappresentanza eleganti, abituato ad auto di grossa cilindrata, per il fisco aveva i conti ..in rosso». A parere del pei (con cui Jaria è in giunta) si trattava di «uno scandalo» e la sezione lo denunciò con un volantino. E la polemica divenne rovente. \ Il ragazzo del Sud si arrabbiò davvero e quando 11 cronista an dò ad intervistarlo: per l'indi gnazione svenne. Poi denunciò alla magistratura i responsabili della sezione comunista e presentò (senza ottenere risposta) un'interrogazione al sindaco. Infine il processo per diffamazione contro i dirigenti comunisti fu trasferito a Torino. Tutte queste vicende pare abbiano portato Jaria all'esaurimento nervoso. Ecco forse la spiegazione del tentativo di suicidio. f L'assessore Giovanni Jaria

Persone citate: Ceretto, Giovanni Caggegi, Giovanni Jaria