Saper spendere Patate bitorzolute

Saper spendere Patate bitorzolute Saper spendere Patate bitorzolute I «topinambour», tuberi di una pianta che resiste al freddo dell'inverno e al caldo dell'estate «Mi piacciono moltissimo quelle patate bitorzolute — scrive Anna — che fanno piante annuali altissime e in dialetto piemontese si chiamano "ciapinaoo . Vorrei sapere se si identificano nel termine italiano "topinambur" e desidererei conoscere qualcosa sul loro contenuto e sulle caratteristiche». Curiosità legittima dal punto di vista della gola, e soprattutto per gli orticoltori dilettanti Spiega la dott. Elena Accati dell'Istituto di orticoltura e floricoltura dell'Università di Torino: «Il topinambur (Helianthus tuberosus L). noto anche come patata del Canada, tartufo di canna o pera di terra, è una pianta poco esigente in tatto di clima. Resiste.intatti ai freddi intensi (—18 gradi) e alle elevate temperature estive. Si adatta quasi a ogni tipo di terreno: teme soltanto l'eccessiva umidità. «E' una specie — precisa l'esperta — la cui origine si fa risalire al Messico. In Europa è stata introdotta nel diciassettesimo secolo; intatti nel 1616 a Roma era coltivata come curiosità nel giardino Farnese. Attualmente la sua coltura e limitata ad alcune zone dell'Italia (specie Veneto) della Francia. dell'America (Florida e Texas) e della Russia. Ha il vantaggio di tornire un prodotto di pregio quando gli altri ortaggi scarseggiano Sul mercato il suo prezzo supera quello della patata. «Esistono tre gruppi di varietà uno con l'epidermide di colore rosso-viola, uno bianca o meglio buge. il terzo giallo La prima varietà e la migliore dal punto di vista qualitativo. Si distm- guono i tuberi in piriformi, ovali e fusiformi. La coltura è semplice: occorrono 20 kg di tuberi per 100 metri quadri interrandoli in autunno alla fine dell'inverno a 5-7 cm. di profondità e ponendoli in solchi alla distanza di 50 cm.». Continua la dott. Elena Accati: «Tra le operazioni colturali occorre soltanto effettuare delle sarchiature per eliminare le erbe intestanti, mentre non sono necessarie ne irrigazioni né trattamenti antiparassitari. La raccolta si effettua in novembre e procede fino a che il terreno non gela. Da 100 metri quadri si possono raccogliere 300-400 chili di tuberi di dimensione variabile «Secondo Fournier nel celebre "Libro delle piante medicinali di Francia " pubblicato nel 1948 i tuberi contengono le seguenti percentuali di sostanze 1.25-1.53 di mulina; 3,65-5.70 di zuccheri: 8.27-15 d: sostanze estrattive. 1.89-2.52 di sostanze azotate; 0.15-0.18 di materie grasse; 0.35-1.25 di cellulosa; 74-80 di acqua: 1.16 di ceneri Oltre ali inulina si trova anche pseudoinulina. asparagma oetama. Hon contiene fecola» Chi ha troppo caldo non apra le finestre Eterno problema del riscaldamento. Scrive un lettore: «Nel mio stabile di 5 piani, due alloggi per piano, accade che il lato sinistro sia freddo (in particolare i condomini sopra l'androne) e il lato destro, addossato ad un altro stabile, sia troppo caldo. In realtà, alcuni devono chiudere i termositom di qualche stanza. Nel mio piccolo alloggio per evitare liti, ho fatto rivestire con materiale isolante la canna fumaria che passa nel ripostiglio e poiché non era sufficiente ho eliminato da ogni ambiente vari elementi dei radiatori. Tuttavia nel mio alloggio ho sempre avuto 24-26 gradi. Alle rimostranze mie e di altri ci siamo sentiti rispondere: chi ha troppo caldo apra le finestre. Vi pare giusto questo spreco con i prezzi del calore? Vi sono soluzioni al problema?». Anzitutto non ci pare giusto Proprio perche aprire le finestre significa chiaramente -spreco». Di questi tempi non e opportuno e neppure consigliabile Meglio cercare una soluzio¬ ne più adeguata, come ha tentato il lettore. Sostiene Quirino Laratti del Sindacato amministratori: «Il problema si può risolvere con la coibentazione delle pareti esterne per gli alloggi che hanno maggiori dispersioni di calore e di soffitta, androne, carraio. E' indispensabile inoltre la coibentazione delle pareti della canna fumaria, anche se la cosa potrebbe essere risolta limitando la temperatura dei fumi in uscita; mancano però quegli elementi indispensabili per stabilire se tecnicamente la cosa è tattibile». i( A. Vico rivela «il tradizionale sistema per preparare lo yogurt usato in Turchia. Bulgaria. Romania»; «Occorre anzitutto procurarsi la "madre". Si può prendere un vasetto di yogurt di buona qualità, tenerlo a temperatura ambiente per alcuni giorni, tinche avrà un sapore leggermente acido. Far bollire quindi il latte per una decina di minuti, spegnere, attendere un poco. Deve essere molto ca'tìo. ma non bollente. Mescolarvi con cura la "madre ", un vasetto per due litri. Versare nei contenitori, chiudere (con carta di alluminio o altro), mettere i vasetti in un angolo caldo della cucina e coprire molto bene con un panno, lasciandolo cosi tutta la notte». Commenta il lettore: «Il metodo e sicuro Se non riesce la prima volta vai la pena di riprovare. Ricordarsi soprattutto di usare la madre" a temperatura ambiente, di coprire bene e di conservare mime un vasetto del proprio yogurt per avere la "madre" pronta». Simonetta

Persone citate: Elena Accati, Fournier, Quirino Laratti