Fidanzati sono aggrediti: lui è rinchiuso nel bagagliaio, lei violentata da 2 in auto

Fidanzati sono aggrediti: lui è rinchiuso nel bagagliaio, lei violentata da 2 in auto Nel parco della Pellerina spaventosa avventura per una ragazza Fidanzati sono aggrediti: lui è rinchiuso nel bagagliaio, lei violentata da 2 in auto I banditi si sono anche fatti consegnare la sua pelliccia - Altro fatto: una «riunione di famiglia» per nascondere il cadavere della giovane strozzata dal sedicenne e gettata nel Po Una coppia di fidanzati è stata rapinata da due banditi che, pinna di fuggire, hanno violentato la ragazza. E' capitato l'altra sera alla Pellerina. La giovane. S.C. di 22 anni, era ferma in macchina con Antonio Adamo, di 23 anni, da Striano (Napoli), abitante in via Pio VII 142. Verso le 21,30 due sconosciuti, armati di pistola e mascherati, hanno spalancato di colpo le portiere dell'auto: sotto la minaccia delle armi, si sono fatti consegnare, dalla giovane, la pelliccia e un borsellino con cinquemila lire e dal fidanzato il portafogli con pochi spiccioli e la patente. Non soddisfatti del bottino, 1 malviventi hanno fatto scendere l'Adamo dal posto di guida e lo hanno rinchiuso nel portabagagli; poi hanno violentato la ragazza. Piti tardi la S.C. è stata medicata al Maria Vittoria per escoriazioni e abrasioni al ventre, guaribili in una settimana. Non è la prima volta che la ■banda del baule» compie simili imprese. Lunedi sera sempre nel parco della Pellerina. i due banditi, mascherati e armati di pistola, avevano aggredito un'altra coppia. AB. di 19 anni, e Battista Malas. di 27. che stavano chiacchierando in auto. Dopo averli rapinati del denaro (una modesta somma) avevano rinchiuso 11 Malas nel portabagagli della vettura e abusato della ragazza. Poi si erano dati alla fuga lasciandoli legati e imbavagliati. * Per decidere su come disfarsi del cadavere di Daniela Arrigo, strangolata la settimana scorsa in una cameretta di via Sommariva e poi gettata nelle acque del Po, c'è stata una riunione di famiglia? Questo il sospetto dei funzionari della «mobile» che indagano senza sosta sul delitto. Il magistrato per chiarirlo interroga oggi per l'ennesima volta 1 tre Indiziati, Giuseppe Sanfilippo, 16 anni, che ha parzialmente confessato il delitto. Salvatore Sciano, convivente della'vittima e accusato di concorso In omicidio, e Vincenzo Lo Bianco, zio del minorenne. Secondo le testimonianze raccolte e le ammissioni, frammentarie del ragazzo nella cameretta c'erano almeno cinque persone di cui tre già fermate. Perché si riunirono? La «mobile» sostiene che furono chiamate da Giuseppe Sanf illppo, quando si rese conto di avere ucciso, dopo l'incontro, la convivente del suo migliore amico. Salvatore Sciano. . I cinque studiarono a lungo come togliere dagli impicci il minore e il proprietario della stanza, lo Sciano, e alla fine decisero di portare il corpo fino al Po e di gettarlo in acqua. Quest'ipotesi contiene però una contraddizione. Perché si sono dimenticati di far sparire anche gli indumenti e gli anellini che la vittima indossava prima di morire, trovati 11 giorno dopo dalla polizia? Vincenzo Lo Bianco, zio del minore e abitante nella stessa casa dove è avvenuto il delitto, sembra essere al centro dell'inchiesta, perché conosce 'molti particolari utili alle indagini». Non si esclude che sia stato lui a conyocare tutti nella cameretta per decidere ed è sicuro che ha deliberatamente fornito un alibiJ falso al nipote. Ha detto che quella notte era con lui a giocare a carte, ma è stato smentito da un testimone che ha precisato: «E' vero, hanno giocato a carte. Ma il giorno dòpo, mercoledì sera».

Persone citate: Antonio Adamo, Battista Malas, Daniela Arrigo, Giuseppe Sanf, Giuseppe Sanfilippo, Salvatore Sciano, Vincenzo Lo Bianco

Luoghi citati: Napoli, Striano