I sindacati chiederanno questi interventi al Sud di Gian Carlo Fossi

I sindacati chiederanno questi interventi al Sud In un decisivo incontro con il governo I sindacati chiederanno questi interventi al Sud Un elenco di aziende da risanare e di nuovi investimenti, legati al piano triennale - «Se le risposte di Andreotti non saranno valide, la crisi sarà nelle cose» - Nuovi posti di lavoro nel Mezzogiorno ROMA — E' un incontro importante quello che si svolgerà domattina alle 11 a Palazzo Chigi, fra governo e sindacati sul piano triennale, con particolare riferimento alle prospettive per l'occupazione e lo sviluppo del Mezzogiorno. Dal suo risultato dipende la conferma o meno dello sciopero generale di quattro ore proclamato per la terza decade di gennaio di fronte alle forti pressioni delle categorie dell'industria, di alcune strutture territoriali del Nord e dei rappresentanti sindacali delle regioni meridionali più duramente investite dalla crisi; ma, in una certa misura, dipende anche la stessa sorte del governo che, già scosso da ripetute contestazioni a livello politico, difficilmente potrebbe resistere alle conseguenze di una secca rottura con i sindacati. «Se Andreotti non ci darà risposte valide — dice il segretario generale della Uil, Benvenuto — la crisi non l'aprirà il sindacato, ma sarà nelle cose. Noi rifiutiamo il legame che qualcuno tende a dare tra iniziativa del sindacato e stabilità del quadro politico: abbiamo la nostra autonomia e giudicheremo in base ai contenuti se fare o no lo sciopero generale». Anche Lama e Macario sono intransigenti. »Non possiamo indefinitivamente soggiacere al ricatto della crisi politica, non possiamo rinunciare a quella politica di cambiamento che la società italiana e in primo luogo i lavoratori giustamente reclamano», afferma il segretario generale della Cgil. E il segretario generale della Cisl conferma: 'Senza risposte adeguate sul- l'occupazione e il Mezzogiorno, il piano triennale partirebbe con il piede sbagliato »• Camiti, dopo un colloquio personale con uno dei ministri incaricati di definire il piano triennale, si espone ancora di più. 'Siamo scettici — afferma il "numero due" della Cisl — sull'attendibilità delle previsioni per l'occupazione contenute nel piano triennale: previsioni che ci sembrano fondate sul niente». Se il governo dovesse confermare la cifra di 500-600 mila nuovi posti di lavoro indicata nel piano Pandolfi, il sindacato insisterà perché la maggior parte di essi vengano creati nel Mezzogiorno ed almeno 50 mila in Calabria. Il governo invece, sottolinea Camiti, nel recente incontro con i sindacati per i problemi della Calabria ha espresso una previsione di 1200 posti soltanto e per un periodo di ben cinque anni: «Di qui il nostro scetticismo sull'attendibilità delle previsioni». I «punti di intervento», richiesti dalla Federazione unitaria al governo per sviluppare l'occupazione nel Mezzogiorno, riguardano alcuni settori precisi, distribuiti per regioni. Calabria: attuazione del progetto per Gioia Tauro; risanamento e piani per Gepi-Andreae, Testurizzi-Montedison, Liquichimica-Saline, Sir-Lamezia Terme, Montedison-Crotone, Pertusola— Crotone, Omeca; definizione del piano per zone inteme. Campania: ristrutturazione Italsider di Bagnoli, Montefibre di Acerra, Sir di Battipaglia; piani per Mcm, Intesa, Raion-Viscosa; nuovi impianti Aeritalia, Apomi 2, Sidalm; centri ricerca Montedison a Portici, ex Merrel, 3M a Caserta, Pierrel a Capua, Centro aerospaziale; valorizzazione strutture esistenti elettronica: definizione piano zone interne; sperimentazione nuovi criteri mercato del lavoro. Sardegna: investimenti e prospettive attivazione Sir; Ottana, Bacino Sulcis; definizione piano minerario-metallurgico. Basilicata: prospettive LI quichimìca di Tito e Ferran dina, Anic di Pisticci, Metal lurgica Lucana; definizione piano zone interne, piano irriguo e idrico. Sicilia: definizione progetto per area chimica (Montedison, Eni, Liquichimica); prospettive cantieri delle Partecipazioni Statali a Palermo; definizione piano minerario; utilizzazione impianti Ags-Ates per elettronica. Puglia: definizione piano ìdrico ed irriguo; realizzazione impianti Aeritalia a Foggia; Montedison di Brindisi; ristrutturazione Italsider, Montedison, Gepi, Eni, Ajnomoto-Realtur; risanamento acciaierie e ferriere di Giovinazzo e stabilimenti navali di Taranto. Abruzzo: ristrutturazione ex Monti di Pescara e Iac di Chieti; interventi organici settore idroelettrico; riassetto infrastrutture trasporti; definizione piani zone interne e difesa idrogeologica. Molise: porto industriale di Termoli; completamento impianti Pozzilli, Boiano, Termoli (Fiat, Zuccherificio, Saf, Fonderghisa, Stefana, Volani-Sud, Fusmec, Unisud); completamento investimenti per diga Archilano, Chiauci, Cigno, Vandra Gian Carlo Fossi

Persone citate: Andreotti, Anic, Boiano, Ferran, Intesa, Lama, Macario, Pandolfi, Sulcis