Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Interferenza del Papa o solo indicazioni ai cattolici? - Una casa del '700 come mobile d'antiquariato - Pronte a riscuotere, ma tarde a pagare - L'assessore e la lettrice distratta - Una gattina in cortile siano desiderato motivo di polemica». Celso Polo Una lettrice ci scrive: «Visto che il calcolo dell'equo canone non è più privilegio di pochi eletti ma è divenuto una specie di hobby per il tempo libero, vorrei esprimere alcune considerazioni sul concetto di vetustà, cioè di anzianità, attribuito all'alloggio, il che comporta valutazioni differenti. Mi servirò di alcuni esempi. «Se io considero la casa alla stregua di un cassettone del '700 e la sottopongo di tanto in tanto ad un lavoro di completo restauro questa casa o meglio questo cassettone sarà sempre nuovissimo, in perfette condizioni di pregio, ma sarà sempre del 700. «Se invece io considero l'alloggio come un'automobile del 1930 alla quale, pur lasciando intatti lo chàssis e la carrozzeria, sostituisco il motore vecchio con uno nuovo recentissimo (il riscaldamento), sostituisco la frizione, le gomme, i freni, la trasmissione (l'ascensore, i bagni, il citofono), aggiungo l'aria condizionata ecc. ecc. sostituisco i tappeti ed i sedili e magari la tappezzeria, allora avrò un'automobile molto slmile nelle prestazioni non a quelle del museo dell'auto, ma a quelle che escono nuove dalla fabbrica. Restauro quindi tecnico, non solo estetico. «In altre parole, il completo restauro ha fatto della vecchia casa una nuovissima abitazione con ogni confort moderno in degna concorrenza colle abitazioni più moderne, anzi, avendo ancora i muri di mattoni spessi garantisce un perfetto isolamento termoacustico che certamente le nuove case non hanno. Ecco perché nelle case vecchie anche i muri devono essere conteggiati colla superficie perché non sono inutili "tramezzini" vibranti. Ci auguriamo che il Ministro abiti in una casa nuova e sogni i confort di quelle vecchie». Maria Clara Ansaldl Un lettore ci scrive: «Ho letto sulla "Stampa" del nuovo aumento ottenuto dalle compagnie assicuratrici sulle polizze R.C. e mi chiedo se sia una cosa giusta, visto come agiscono le compagnie. •E' dal 1975 che abbiamo una causa per danni In corso e anche se riuscissi a prendere quei pochi soldi tra la svalutazione e il tempo' perso, mi troverei come si suol dire "con un pugno i mosche". «Al 29 luglio '78 mi trovavo ultimo di una colonna di auto ferme per un incidente quando venivo violentemente tamponato da una vettura che sopraggiungeva a velocità elevata. L'incidente è avvenuto alle porte di Trino in provincia di Vercelli, quindi ci siamo rivolti alla società di Vercelli alla quale è assicurato l'investitore. A tutt'oggi quei signori non si sono ancora degnati di mandare ad effettuare la perizia. «lo chiedo solo che II governo, visto che concede cosi facilmente aumenti e noi siamo obbligati a pagarli, obblighi almeno le compagnie a pagare celermente l danni, oppure a pagare gli interessi sulla cifra dovuta quando questa è soggetta a ritardi nel risarcimento». Luigi Bazzano L assassore per l'ecologia e liglene urbana del Comune di Torino ci scrive: «Rispondo a Daniela Magnetti che sulla "Stampa" del 3 gennaio propone di trasformare I viali in mini-giardini per ricavare spazi per i ragazzi. A tal fine giustamente la scrivente invoca la collaborazione degli automobilisti affinché evitino di parcheggiare la loro auto sui viali. «La proposta della lettrice è però già stata in parte attivata dall'assessorato per l'ecologia da me diretto anche per un'altra ragione; quella di recuperare aree detate

Persone citate: Celso Polo, Daniela Magnetti, Luigi Bazzano, Maria Clara Ansaldl

Luoghi citati: Comune Di Torino, Vercelli