Le nomine di Natale Gilio

Le nomine Le nomine (Segue dalla 1 ' pagina) non è affatto proponibile per gli incarichi su cui sì sta discutendo. Non a caso la legge vuole un parere parlamentare come massimo garante di tutte le qualità dei soggetti». Al di là dello scontro all'interno del governo, è chiaro che la decisione adottata tiene conto delle pressioni esercitate in modo pesante sia dai socialisti, sia dalla segreteria democristiana. Il psi senza mezzi termini aveva fatto sapere di essere pronto ad aprire una crisi di governo se la candidatura Mazzanti per l'Eni non fosse passata. Per la de, Zaccagnini si era mosso in prima persona rivendicando prima il mantenimento di Sette all'Eni e successivamente la sistemazione di quest'ultimo all'In. Il presidente del Consiglio, evidentemente, non se l'è sentita di opporre un rifiuto a queste richieste, nonostante l'appoggio venutogli negli ultimi giorni da comunisti e repubblicani contrari a nomine politiche. Questo lascia capire che la discussione in Parlamento sulle candidature che Andreotti presenterà ufficialmente oggi non sarà delle più tranquille. E' chiaro che si tenterà di andare alla conta dei voti, cercando sottobanco accordi che garantiscano il passaggio dell'organigramma, evitando cosi, se possibile, un'ulteriore spaccatura nella maggioranza. C'è, comunque, da considerare che Andreotti non potrà certo contare né sui voti dei senatori democristiani dell'Are!, già manifestamente contrari a Mazzanti (si è parlato di dichiarazioni scottanti sul candidato socialista) né probabilmente sui voti dei dorotei, o di buona parte di essi, la corrente cui appartiene il ministro Bisaglia. Scontato è invece il voto negativo dei comunisti e dei repubblicani. Natale Gilio , ...

Persone citate: Andreotti, Bisaglia, Mazzanti, Zaccagnini