Sparando a mezzanotte di Capodanno uccise la ragazza: accusato di omicidio volontario

Sparando a mezzanotte di Capodanno uccise la ragazza: accusato di omicidio volontario La tragedia di Venaria è ormai completamente chiarita dagli inquirenti Sparando a mezzanotte di Capodanno uccise la ragazza: accusato di omicidio volontario II magistrato ritiene infatti che il muratore rivolgendo l'arma verso la strada abbia "creato e accettato una situazione di pericolo,, - L'uomo sostiene di aver esploso tutti i colpi in aria - Ieri i commossi funerali della giovane Passeranno tanti anni prima che la ragazzina Chiara ed 1 suoi fratelli Abele, Antonella e Giovanni Garieri possano riavere con sé il padre. Il folle cecchino della notte di San Silvestro a Venaria dovrà infatti rispondere di omicidio volontario, un'imputazione cioè che contempla una lunga carcerazione. Secondo il magistrato che conduce l'inchiesta sull'assurdo assassinio della sventurata dattilografa Adriana Buetto, Giuseppe Garieri uscendo sul balcone con la pistola e cominciando a fare fuoco verso la strada ha creato una situazione di pericolo ed accettato il rischio di una tragedia facilmente prevedibile. Quindi, non potrà cavarsela nti di Adriana Buetto durante i fusoltanto con una denuncia di omicidio colposo, che comporta una pena massima di cinque anni, ma dovrà affrontare il giudizio della corte d'assise sotto il peso di un'accusa tra le più gravi del codice penale. In pochi attimi di cieca stupidità Garieri non ha solo troncato una vita nel fiore degli anni ma ha rovinato se stesso e la sua famiglia. *Non volevo fare del male a nessuno, soltanto festeggiare la nascita del 1979 con qualche sparo — ha ripetuto ieri agli inquirenti il muratore — ho sempre mirato al cielo*. Non c'è stato modo di fargli cambiare versione: anche di fronte agli incontestabili esiti delle perizie balistiche Garieri si è ostinato a .'i unerali ad Altessano .sostenere di avere sparato in 'aria. i Una menzogna, tra le tante, che l'assassino e sua moglie Filomena hanno fin dal primi mo menti dopo il dramma raccontato ai carabinieri del cap. Marcel li. Finita la pazzesca sparatoria i due coniugi sono saliti nell'alloggio della famiglia Grimaldi, sia Giuseppe che la donna hanno detto in caserma di essere andati a trovare gli amici quando mancavano pochi minuti alla mezzanotte e di essere rimasti là a giocare a carte fin quasi all'alba. Un alibi malconcio, rattoppato dal silenzio di Matteo Arabia e moglie, la coppia che era ospite dei Garieri. Male dichiarazio¬ ni di Liborio e Maria Grimaldi: «7 nostri vicini sono arrivati da noi ben oltre la mezzanotte* il'hanno presto mandato in fran|turni. Stamane Giuseppe Garieri entrerà alle Nuove dove sarà interrogato dal sostituto procuratore dott. Marabotto. . Un'assurda concatenazione di circostanze ha provocato la tragedia, Adriana Buetto non ha avuto un briciolo di fortuna. Era :un bersaglio pressoché impossi■blle; nel buio, ad oltre 70 metri di distanza dalla pistola, in movimento, mezzo nascosta dal vano della finestra. Ed invece, è stata colpita proprio sopra l'occhio sinistro, è morta all'istante. Non era nemmeno affacciata al davanzale, ma vicino al letto. Aveva ormai guardato in strada, stava ritornando nell'altra camera, dai parenti, stava voltando le spalle alla finestra quando è giunta la morte. «Un secondo di ritardo — affermano gli esperti della scientifica — e la pallottola l'avrebbe sfiorata e si sarebbe perduta, senza più forza d'urto, sul pavimento*. Come è successo al proiettile che è finito nell'alloggio al piano superiore. Le esequie di Adriana si sono svolte ieri pomeriggio, oltre duecento persone hanno assistito al rito funebre celebrato da don Mario nella parrocchia di Altessano. Una piccola folla muta; straziata dai lamenti urlati dalla madre e dal padre della povera ragazza. i* Rincasando l'altra notte verso l'I.20, Luigi Sina, 30 anni, via Borgomanero 53, è stato aggredito da tre giovani armati di pistola. I rapinatori lo hanno derubato di 150 mila lire, un orologio ed una catena d'oro. Sono fuggiti su un'auto. i* E' morto per arresto cardiaco la mattina del 2 gennaio, Armando Buzzi, 76 anni, strada San Mauro 139/6. Era stato ricoverato alle Molinette per intossicazione da farmaci. Pd d l Padre, madre e altri pare

Luoghi citati: Altessano, Venaria