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Ivrea: 6 miliardi per nuovi alloggi Dalla Regione Piemonte Ivrea: 6 miliardi per nuovi alloggi Duemilaottocento milioni per l'edilizia sovvenzionata; 3390 milioni di mutui che il comprensorio potrà accendere Oltre sei miliardi di lire sono stati destinati dalla Regione Piemonte al comprensorio di Ivrea nell'ambito del piano decennale per l'edilizia residenziale. Due miliardi e 800 milioni, In ronto capitale, sono destinati all'edilizia sovvenzionata; tre miliardi e 390 milioni costituiscono invece 11 totale del mutui che il comprensorio potrà accendere secondo le Indicazioni della legge 457. Nei prossimi giorni la commissione comprensoriale incaricata dovrà individuare le zone in cui effettuare gli Investimenti. Per quanto riguarda l'edilizia sovvenzionata i fondi verranno utilizzati esclusivamente ad Ivrea. L'assessorato competente ha già. stilato una serie di ipotesi d'intervento che Interessano soprattutto il centro storico. In questo modo la rivitallzzazione di quest'area — per la quale sono già stati Investiti negli ultimi tre anni diverse centinaia di milioni — riceverebbe un ulteriore impulso. Secondo queste ipotesi un miliardo di lire verrebbe destinato alla ristrutturazione e al restauro del lato sinistro di via Marsala, interessando non meno di IO mila metri cubi di «ostruzioni, mentre 600 milioni andrebbero per il restauro (2° lotto) dell'ex caserma del Castellazzo dove verrebbero ricavati 19 nuovi alloggi da destinare a «parcheggio* per le famiglie costrette a lasciare le loro attuali abitazioni perché interessate dai lavori di ricupero. Altri due interventi sono previsti in piazza Maretta (650 milioni per la costruzione di un nuovo fabbricato di 3 mila metri cubi e per il restauro di un edificio pure di 3 nula metri cubi) e nel quartiere di 8. Giovanni (550 milioni per la costruzione di 20 nuovi alloggi). Per quel che riguarda l'edilizia agevolata e convenzionata, il comune di Ivrea non Intende acquistare nessuna quota come operatore diretto. «L'intera quota—ha. detto l'assessore Gianfranco Eddone —potrebbe essere agevolmente spesa per nuove costruzioni nel comprensorio di S. Giovanni, già urbanizzato, oppure si potrebbero individuare iniziative, sempre di cooperar Uve e imprese nelle zone "167" del centro storico, oppure anco-, ra sarebbe opportuno valutare la possibilità di individuare aorte di ricupero nelle quali gli interventi vengano compiuti dai singoli proprietari, anche associati». In questo caso il comune ha già ipotizzato sei zone di ricupero. Sono In piazza Maretta, nell'area circostante gli edifici che verranno restaurati direttamente dal comune o dallo Iacp, a fiancò dell'ex caserma del Castellazzo, nella zona sud di via Arduino, il blocco in cui e inserita la chiesa di S. Marta (piazza del Teatro, via Oariglietti, ecc.). l'ex palazzo Caf f arelli, In via del Teatro, la fascia degli edifici prospicienti la Dora Baltea, nel quartiere del Borghetto.