Dall'Iran minacce ai regni del Golfo di Mario Ciriello

Dall'Iran minacce ai regni del Golfo I difficili equilibri petroliferi Dall'Iran minacce ai regni del Golfo Lo sgretolamento del "triangolo,, filooc c i d entalecoinpromettelal^ DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MUSCAT (Oman) — Il giorno di Natale sette cinesi sono arrivati in Oman. Sette funzionari del ministero degli Esteri di Pechino, in distinti abiti occidentali, quasi tutti abili e amabili conversatori in lingua araba. Apriranno l'ambasciata prevista- nelle relazioni diplomatiche stabilite pochi mesi or sono. Un regista col senso del drammatico non avrebbe potuto scegliere momento migliore per questa apparizione. Mai gli Stati che si affacciano sulle calde acque del Golfo (tout court, per evitare la delicata scelta tra Persico e Arabico), mai questi Stati hanno inssuto giorni tanto ansiosi. Ansie che sono le nostre, perché questa vitale regione produce circa metà del petrolio non-comunista, alimenta con il suo «oro nero» le economie industriali dell'Occidente. Delle molte ombre sulla scena internazionale questa è. potenzialmente, la più minacciosa. Ad Abu Dhabi. capitale degli Emirati Arabi Uniti, un consigliere dello sceicco Zayed. presidente della Federazione, mi descrive gli -acuti timori» del suo governo. A Musco t. l'antica capitale del sultanato dell'Oman, il ministro degli Esteri Qais Abdulmunem al Zawawi cosi risponde alle mie domande: «Tutti i recenti sviluppi sono motivo di gravi preoccupazioni. Ecco perché cerchiamo amici, anche in Cina. Ci sentiamo esposti a nuovi pericoli». Eguali allarmi giungono da Kuwait, da Bahrein, dal Qatar e persino dall'Arabia Saudita che. nonostante i suoi spazi immensi, è improvvisamente consapevole della sua vulnerabilità. Che accade? LEconomist ha parlato di «sgretolamento» di quel triangolo che ha per punte Ankara, Kabul e Addis Abeba. E' cosi: si sgretola dunque la periferia del Golfo, si dissolve la fiduciosa sicurezza che avvolgeva la penisola arabica. L'Afghanistan e lo Yemen meridionale sono ormai due satelliti sovietici. L'unità del Pakistan è minacciata da tensioni politiche e tribali. La Turchia è lacerata da sanguinosi conflitti e manifesta aspirazioni neutraliste. Cubani e russi dominano la scena etiopica. L'Iran è un vascello alla deriva. Con quest'ultima bufera iraniana i Gulf States, gli Stati del Golfo, hanno visto crollare le loro difese più interne, difese non soltanto psicologiche ma reali perché, grazie al suo poderoso armamento, lo Scià, anche se visto con diffidenza, era il protettore di queste acque, aveva colmato il vuoto lasciato dal ritiro inglese tra il '69 e il '71. Unità iraniane contribuirono in modo determinante alla lotta contro i ribelli «marxisti- del Dhofar, in Oman. Da baluardo, l'Iran si è trasformato ora, per gli Stati del Mario Ciriello (Continua a pagina 2 in terza colonna)

Persone citate: Cubani, Persico, Qais