E' scattato un assedio di romanze sinfonie e qualche rarità

E' scattato un assedio di romanze sinfonie e qualche rarità Classica E' scattato un assedio di romanze sinfonie e qualche rarità ANCHE quest'anno l'industria discografica è entrata, sotto il periodo natalizio, in fase di surriscaldamento produttivo. Le novità piovono in abbondanza e le varie case vanno a gara nel superarsi, non tanto per originalità di scelte musicali quanto per il sensazionalismo legato alla presenza di certi interpreti. Il che non è solo dettato da una esigenza commerciale ma dimostra la natura effimera dell'atto interpretativo, legato alla trasformazione del gusto, come ogni altro fatto di costume, quindi bisognoso di continuo rinnovamento. Si spiega così la voracità con cui il pubblico si butta sulle ennesime registrazioni della rosea, del Rigoletto c delle Sinfonie di Beethoven che lo stesso direttore aveva magari già inciso. Proprio con una nuova incisione della Tosca,.(2 dischi Deutsche) protagonista Katia Ricciarelli, Herbert von Karajan si pre¬ senta nell'agone natalizio insieme ad una nuova edizione del Flauto Magico: (3 dischi Deutsche) in entrambe la orchestra Filarmonica di Berlino fa mirabilia di poesia sonora. L'ultima grande opera di Mozart presenta, in più, l'interesse di un cast quasi interamente composto di giovani che von Karajan ha plasmato con una ammirevole sottigliezza di risultati. La presenza di Mozart è dilagante nei cataloghi di tutte le case. La Philips, ad esempio, oltre a proporre un cofanetto di 8 dischi con le ultime ventuno sinfonie dirette da Neville Marriner con l'Academy of St. Martin in the Pields presenta anche una nuova incisione del Ratto dal Serraglio. Quest'opera con cui, nel 1782, Mozart apriva la sua grande stagione drammatica, ha una dimensione di poesia veramente aurorale, l'equili¬ brio sottilissimo tra fiaba e realismo psicologico che impone all'interprete autentiche acrobazie di tecnica e di stile. Il nome di Colin Davis, il primo direttore inglese vivente, che ha già dato in altre occasioni ottime prove d'interpretazione mozartiana, offre più di una garanzia. Sempre per restare nel Settecento, e per chi desiderasse esplorarne gli aspetti meno noti ma non meno significativi del tea¬ tro musicale ecco la registrazione dell'Ariodante di Haendel diretta da uno specialista come Raymond Leppard (4 dischi Philips) e dell'Incontro improvviso di Haydn (3 Philips) diretto da Antal Dorati: da una parte il mondo paludato ed eroico dell'opera seria con tutta la tradizione del belcanto acrobatico; dall'altra quello immediato e freschissimo dell'opera buffa che ha occupato per anni l'attività di Haydn e rappresenta una parte consistente quanto poco nota della sua produzione. Le novità del melodramma ottocentesco riguardano soprattutto Verdi con due registrazioni di altissimo richiamo: il Falstaff diretto da Karajan con Giuseppe Taddei nel ruolo del protagosta (3 dischi Philips) e il Rigoletto diretto da Giulini che, dopo dieci anni di assenza, ritorna sul podio dell'opera lirica lasciando capire che presto vi tornerà anche in teatro (3 dischi Deutsche Grammophon). Ma non va di¬ menticata la prima incisione dell 'Aroldo di Verdi con Monserrat Caballé (CBS) e quella dell'italiana in Algeri di Rossini che la Erato-RCA ha affidato a Claudio Scimone. In campo sinfonico la Rea ha prodotto un disco di interesse eccezionale: Claudio Abbado con la London Symphony e il Coro Lso dirige di Mussorgsky Una notte sul Monte Calvo in edizione originale, Joshua, Salammbò, La distruzione di Sennacherib, e altri brani eseguiti con straordinaria bravura e alcuni dei quali, forse, compaiono in disco per la prima volta. Ricchissima è ovviamente la scelta di novità per la musica sinfonica e da camera del Sette-Ottocento: dal disco di Michelangeli che con Giulini esegue il Primo Concerto per pianoforte di Beethoven (Deutsche Grammophon) alla Sesta di Mahler diretta da Abbado (DG); che per la stessa casa esegue anche due sinfonie di Mozart; dalla Furtwaengler Edition iniziata dalla Cetra ai No tturni di Chopìn eseguiti da Arrau (Philips); dalle raffinate pubblicazioni della Oiseau-Lyre dedicate al repertorio antico, rinascimentale e barocco eseguito con strumenti originali alla colossale impresa della Decca-Telefunken che prosegue imperterrita nella pubblicazione di tutte le cantate di Bach ed ha fatto uscire proprio in questi giorni il ventisettesimo volume. _ Paolo Gallarati L

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