Tutti chitarristi sognando il pianoforte di Osvaldo Guerrieri

Tutti chitarristi sognando il pianoforte Il boom degli strumenti Tutti chitarristi sognando il pianoforte TORINO — La «star» emergente è la chitarra, ma il re è sempre ' lui, il pianoforte, a coda, a mezzacoda, verticale, lucido, laccato. Gli acquisti musicali rappresentano una larga fetta delle spese natalizie: da alcuni anni sono in aumento, come è aumentata in genere la richiesta di musica. Il merito va, naturalmente, all'incremento degli studi musicali in Italia. I Conservatori respingono gli aspiranti allievi e nelle scuole dell'obbligo si è ormai inserita l'educazione musicale. Ciò ha determinato una vendita vastissima di flauti, ocarine, scacciapensieri, un tempo ignorati dal pubblico. Sono il punto di partenza, aprono l'orizzonte di un più complesso esercizio musicale fondato sulla chitarra, sul pianoforte, sull'organo elettronico. Alla Ricordi calcolano che, in media, ci sia una chitarra in ogni famiglia, dalle più semplici (valore 30 mila lire) alle professionali, per le quali bisogna sborsare centinaia di migliaia di lire. Ma, aggiungono, il sogno di tutti è sempre il pianoforte. Chi lo acquista? Innanzi tutto i ragazzi che studiano musica. Vanno a sceglierlo da soli, o con gli amici, o col maestro. La madre decide sul colore del mobile. Il padre firma l'assegno. Ma l'acquirente-tipo del pianoforte, dicono in un negozio specializzato, è la persona di mezza età, spesso è un medico e altrettanto spesso è un ufficiale in pensione. Fra gli strumenti che si vendono benissimo, resiste l'armonica a bocca ed è in aumento il violino, soprattutto da quando ci siamo messi ad importarlo dalla Cina e ad offrirlo al prezzo di 37 mila lire, compresa la custodia. Ciò che invece non si vende affatto è l'arpa, soprattutto perché, chi la vuole, se la fa costruire su misura. Il lieve declino dell'organo elettronico deriva dalla caduta delle illusioni. Gli aspiranti musicisti si sono accorti che su quello strumento non s'impara a suonare (nonostante i miraggi della pubblicità) e che, anzi dicono alla Ricordi «ci si rovina la mano: Per cui, cfti proprio ama quello strumento l'acquista in un secondo tempo, dopo avere imparato a suonare su una tastiera tradizionale. Se poi, durante lo studio, si accorgerà che la musica non lo attrae abbastanza, avrà evitato un acquisto costoso. Non dimentichiamo la moda. Qualche tempo fa c'era il boom degli strumenti esotici. Si vendevano strani tamburi, gong, ma i rivenditori rivelano che erano acquistati soprattutto per arredare un ambiente con stravaganza. Il gusto è mutato e l'esotismo resta in magazzino. Ma quale musica suonano gli italiani nelle loro case? Quale spartito comprano di più? C'è un best seller, da sempre, ed è Per Elisa di Beethoven. A dar retta alle statistiche sembra che i pianisti non conoscano altro pezzo. Più articolato è il panorama della musica leggera. In testa alle preferenze ci sono le canzoni di Dalla, di Bennato e dei Beatles. Aumenta la vendita degli spartiti di musica jazz. Novità assoluta di quest'anno: la musica stampata in America, per andare oltre il prevedibile e per battere sul tempo l'industria discografica. Osvaldo Guerrieri :

Persone citate: Beethoven, Bennato, Dalla

Luoghi citati: America, Cina, Italia, Torino