II Genoa nella ragnatela del Verona non riesce a sbloccare la partita (O-O)

II Genoa nella ragnatela del Verona non riesce a sbloccare la partita (O-O) II Genoa nella ragnatela del Verona non riesce a sbloccare la partita (O-O) Un'unica occasione favorevole per i rossoblu: al 7' Claudio Sala crossa al centro dell'area, Boito colpisce il pallone con la nuca e spiazza Paolo Conti in uscita; ma la palla colpisce la traversa - Per il resto, gioco senza sprazzi DAL NOSTRO INVIATO GENOVA — Settime minuto. Claudio Sala, sulla destra, riceve da Corti, avanza e mette un cross nel mucchio a centro area. Boito arriva a sfiorare la palla con la nuca, mette fuori causa Paolo Conti in uscita, ma la sfera rimbalza sulla traversa e finisce lontano. Su questo episodio verte la storia di Genova-Verona, di quello che avrebbe potuto essere e non è stato. Anche perché, fatti salvi alcuni ten¬ tativi cosi maldestri da non meritare considerazione, questa è stata in pratica l'unica occasione per i rossoblu liguri di sbloccare il risultato. Il gioco brillante messo in mostra da Sala e compagni durante il derby? Ormai un pallido ricordo. E' bastato un Verona attento e arcigno nelle marcature, abilissimo nel filtro a centrocampo per far capire che questa era una partita ben diversa. Anche perché Claudio Sala, utiliz- zato in un'ibrida posizione centrale in netto contrasto rispetto ad una settimana fa, e altri genoani — Odorizzi, Boito, Nela, tanto per far qualche nome — mostravano di essere, quanto meno, inferiori a se stessi. Le discussioni si accentrano quindi su quell'episodio in apertura di gioco, un episodio che, concludendosi in modo favorevole al Genoa, avrebbe potuto far uscire il Verona dal suo guscio, offrire una partita più aperta, creare in spazi più larghi le occasioni per consentire ai rossoblu liguri di dar corpo a un risultato più in linea con le loro ambizioni. Gigi Simoni dirà negli spogliatoi che, alla vigilia, lui aveva posto l'accento sul valore del Verona, inversamente proporzionale alla sua classifica e che quindi il pareggio — che vuol dire in ogni caso un punto in più — non è risultato da buttar via. D'accordo, ma resta la convinzione — del resto ammessa onestamente in più occasioni 'dallo stesso Simoni — che a questo Genoa manchi ancora qualcosa. A nulla è valso il prodigarsi dell'onnipresente Onofri — un uomo-squadra, quando la squadra non dorme come ieri — per cercare di mettere ordine nell'affannoso e disordinato arrembaggio dei compagni. I rossoblu sono riusciti a mettere insieme un cospicuo bottino di calci d'angolo (8 a 0) ma alla fine hanno dovuto fatalmente ricondursi alla traversa di Boito, unico grosso rimpianto in novanta minuti. La cronaca di una partita del genere in pratica non esiste. Val la pena soltanto di ricordare che Claudio Sala, già a disagio per conto suo in seguito alla posizione «falsa» assunta ir. campo, è stato condizionato, sul finire del primo tempo, da una contrattura muscolare che un'iniezione di novocaina non ha sufficientemente mitigato. Sostituito il «poeta» col giovane Todesco in apertura della ripresa, il Genoa ha acquistato qualcosa quanto a ritmo, ma ha perso ulterior¬ mente in lucidità e la difesa veronese, in cui giganteggiava — non solo per la spregiudicatezza degli interventi — lo stopper Gentile, ha avuto buon gioco nel frenare, le confuse velleità dei liguri. Solo al 68' si è creata una situazione che avrebbe potuto mettere in difficoltà il sicurissimo Paolo Conti, quando Russo si è avventato in tuffo su un traversone di Boito e ha ìnesso fuori di testa a fil di palo. Dopo questo sprazzo il Genoa si è nuovamente adagiato nel suo «tran-tran» che nemmeno la sostituzione del farraginoso Odorizzi con Manueli è riuscita a modificare. Negli ultimi venti minuti anzi, dopo l'uscita del rozzo Capuzzo rimpiazzato da un abile palleggiatore co¬ me D'Ottavio, il Verona si è fatto anche pericoloso in contropiede. Al 72' proprio D'Ottavio, approfittando di un errore di Gorin, è andato via solo e Martina, uscendogli coraggiosamente incontro e deviando il pallone col corpo, lo ha obbligato a mangiarsi una clamorosa occasione. Uno 0-0 segnato insomma, ma sema troppe recriminazioni. Gianni Plgnata Genoa: Martina; Gorin, Testoni; Corti, Onofri, Nela; Sala (46' Todesco), Manfrin, Russo, Odorizzi (71 ' Manueli), Boito. Verona: Conti; Guidetto, Roversi; Ioriati, Gentile, Tricella; Valentini, Ferri (62' Drezza), Venturini, Scaini, Capuzzo (70' D'Ottavio).

Luoghi citati: Genova, Verona