Nella ripresa esplode il Catanzaro

Nella ripresa esplode il Catanzaro Mentre gli uomini di Burgnich riprendono a vincere, a Como Bearzot guarda da vicino Bagni e Vierchowod Nella ripresa esplode il Catanzaro Dopo un primo tempo in sordina, i calabresi si sbarazzano dell'Ascoli con reti di Palanca e Borghi - Fallito dal dischetto il 3-0 - Breve malore dell'arbitro fa accorrere le due panchine Catanzaro Ascoli 2 0 CATANZARO: Zaninelli; Sabadini, Ranieri; Boscolo, Peccenini, Morganti; Mauro, Orazi, De Giorgis, Braglia (45' Borghi), Palanca. ASCOLI: Muraro; Anzi vino, Boldini; Perico, Gasparini, Scorsa; Torrisi, Moro, Pircher (40* Paolucci), Trevisanello, Bellotto. Arbitro: Redini. Reti: 56' Palanca, 62' Borghi. CATANZARO — Vittoria netta e indiscutibile del Catansaro sull'Ascoli in un confronto tra due provinciali e ulteriore passo in avanti in classifica della squadra calabrese, elle continua così, dopo dieci giornate di campionato, a navigare inaspettatamente, ma con sempre maggiore convinzione, nella zona alta, a diretto contatto con le più quotate protagoniste del torneo. Un giudizio su questa gara va circoscritto e limitato al secondo tempo. Il Catanzaro in questa seconda parte ha fatto più e meglio dell'avversario, ha perciò vinto con pieno merito. L'Ascoli si è difeso nel primo tempo. Nel secondo, infilzato due volte in pochi minuti, ha accusato il colpo. Quando ha cercato di ridestarsi, non ce l'ha fatta a recuperare in quanto aveva già dato troppo margine di vantaggio all'avversario. Il Catanzaro ha giocato soltanto l'ultima mezz'ora; comunque gli sono bastati una manciata di minuti per fare due gol, per offrire un discreto spettacolo, ma soprattutto per recuperare in credibilità. Il primo tempo era stato giocato dal Catanzaro in tono minore, forse anche perché nella squadra locale abbondavano i centrocampisti. Nel secondo tempo l'allenatore Burgnich ha mandato in campo una punta (Borghi) al posto di un centrocampista (Braglia) e il gioco è certamente migliorato. L'Ascoli ha così preso due gol nello spazio di 7 minuti. Poi è stato graziato dallo stesso Palanca su penalty a pochi minuti dalla fine. Ma. francamente, il 3-0 sarebbe stato un punteggio eccessivamente pesante per la squadra marchigiana, che non è stata affatto in balia dei calabresi; tutt'altro, anzi l'undici di Giambattista Fabbri ha reagito con impegno e generosità sfiorando ripetutamente la marcatura, pur dovendo fare a meno di Pircher, uscito al 40' per la sospetta frattura del setto nasale e sostituito da Paolucci. Il Catanzaro a tre punte ha fatto più gioco, anche perché alle sue spalle aveva un ottimo centrocampo. Con un uomo in più in avanti, il Catanzaro ha pertanto segnato due gol, ne ha falliti almeno altrettanti, poi, come detto, ha sciupato ancìie un calcio di rigore. La mossa tattica Brugnich l'ha fatta dopo aver analizzato negli spogliatoi i primi 45 minuti Dopo aver sfiorato ripetutamente la marcatura, è andato in vantaggio alili'con una fucilata dì Palanca che ha raccolto un bell'allungo di Borghi. Si è trattato di un diagonale preciso e tagliente. L'Ascoli a questo punto ha accusato il colpo, cedendo quasi di schianto a centrocampo. La stessa difesa marchigiana poi è rimasta tagliata completamente fuori al IT, ossia dopo pochi minuti, da un'intelligente incursione di Ranieri, il quale ha servito Palanca con un prezioso pallone. Cross di quest'ultimo preciso in area, di testa Borghi ha anticipato due avversari e lo stesso portiere Muraro mettendo così in rete. Un gol senz'altro di pregevole fattura. Sul 2-0 l'Ascoli ha avuto un'impennata d'orgoglio. La squadra marchigiana in que¬ sto frangente avrebbe anche potuto accorciare le distanze, ma Moro e Trevisanello, da buona posizione, hanno fallito la mira. Il Catanzaro, ormai pago del punteggio, ha così cercato di amministrare lapartita. Al 22' si sono fermati un po' tutti, sia in campo die sugli spalti. L'arbitro Redini, infatti, improvvisamente ha accusato un dolore al petto. Sono accorsi da entrambe le panchine i sanitari, massaggiatori e dirigenti. Il gioco è rimasto congelato per alcuni minuti. Poi è stato lo stesso Redini, rimessosi dal leggero malore, a raccogliere il pallone e a far riprendere le ostilità. Si è poi saputo che l'arbitro era stato colpito in precedenza da una pallonata e che soltanto dopo qualche minuto egli aveva accusato forti dolori al petto die gli creavano problemi alla respirazione. Redini però si è ripreso, continuando ad arbitrare sino alla fine. L'ultima emozione l'ha offerta comunque al 42' lo stesso Palanca, quando su calcio di rigore concesso da Redini per fallo in piena area commesso da Perico ai danni di Mauro, ha mandato la palla a schiacciarsi contro la traversa. Gerardo Gambardella

Luoghi citati: Borghi, Catanzaro, Como