Botta e risposta, poi l'Udinese vince lo sprint

Botta e risposta, poi l'Udinese vince lo sprint Nove gol allo stadio Friuli fra bianconeri e irpini in un'esaltante successione di emozioni Botta e risposta, poi l'Udinese vince lo sprint UDINE — Il presidente dell'Udinese, Sanson, sapendo di avere il cuore debole, ha lasciato lo stadio nel primo quarto d'ora del secondo tempo, quando l'Avellino è pervenuto al 3-3 grazie a un autogol fra i più classici. La partita è stata proprio da cardiopalmo, emozionante il susseguirsi delle 9 reti; travolgente, in particolare, il finale: 3 gol negli ultimi 4 minuti. La rete della vittoria friulana è giunta a pochi secondi dalla fine, su calcio di rigore, quando la visibilità in campo era ormai ridotta per il sopraggiungere dell'oscurità della sera. H calcio di rigore ha fatto impazzire l'Avellino: il portiere Tacconi è rimasto impietrito a terra per alcuni minuti, il capitano Di Som- ma ha perso la testa, tant'è vero che l'arbitro Pieri di Genova ha dovuto raccomandargli più volte la calma e, siccome dopo il penalty la partita è finita, l'ha accompagnato sotto braccio fin dentro gli spogliatoi. Soltanto un'ora dopo la fine della gara, l'Avellino si è ripreso dal colpo ricevuto. Il piccolo Juary, che si era buscato la solita ammonizione per il «giretto» attorno alla bandierina del calcio d'angolo per il suo primo gol, ha dichiarato: «Non è stata una partita da campionato italiano, perché nove gol non si vedono mai negli stadi d'Italia». L'incontro si è giocato al¬ l'insegna della velocità, senza marcature strette e con i terzini schierati in linea, cosicché bastava l'affondo di un attaccante per produrre l'azione da rete. L'Avellino azioni di questo genere ne ha fatte più dell'Udinese e per questa ragione non meritava certamente la sconfitta. Val la pena di passare subito alla cronaca per capire come si sia svolta questa strana partita, cominciata con dieci minuti di ritardo per insufficienza delle maglie da gioco da parte dell'Avellino (il giocatore Criscimanni e entrato in campo con il numero 14 sulle spalle). I gol sono venuti come ci¬ liegie, uno vicino all'altro. H primo al 15' con un gran tiro di Pin da una ventina di metri dopo un passaggio corto su calcio di punizione di Vriz. Trascorrevano soltanto tre minuti e Di Somma si faceva largo sino a metà campo, quindi lanciava in profondità'Ugolottl, che superava nello scatto il terzino Miani e segnava rasoterra. Dopo che Juary aveva sbagliato clamorosamente un gol, al 29' Beruatto serviva di nuovo il negretto brasiliano che saltava Fanesi, dribblava anche il portiere e metteva in rete. Nel secondo tempo ha cominciato a segnare Pradella, di testa, riprendendo un lancio di Maritozzi e, dopo appena tre minuti, l'Udinese andava nuovamente in vantaggio con Vriz che batteva in velocità Di Somma, realizzando il 3-2. Trascorsi sei minuti, il terzino udinese Miani, nel riprendere al volo un pallone già toccato da Juary, lo inviava, con una cannonata dal limite dell'area di rigore, proprio nell'angolino della propria porta. Tutto da rifare, quindi, per l'Udinese che all'85', su calcio d'angolo, andava in vantaggio con un disperato colpo di testa di Zanone, entrato in campo al posto di Cinquetti. Due minuti più tardi l'Avellino otteneva un calcio di punizione dal limite dell'area udinese per un inesistente fallo di Fanesi. Il tiro di Valente era respinto dal portiere, ma Juary, appostato sui sedici metri, riprendeva al volo, meravigliosamente e di sinistro infilava la porta friulana. Gli irpini avevano appena esploso il loro entusiasmo, che l'Udinese ripartiva in contropiede: nel buio della sera s'è visto cadere in area di rigore dell'Avellino Pradella (urtato o sgambettato da Di Somma?); l'arbitro Pieri non ha avuto alcun indugio nell'assegnare il calcio di rigore a favore dell'Udinese, che Zanone realizzava con una cannonata dopo le disperate proteste di tutta la squadra irpina. L'arbitro Pieri ha poi fischiato il termine della partita con due minuti d'anticipo, troncando tutte le polemiche, che si stavano accendendo in campo. E Pieri ha pure evitato le proteste dei tifosi friulani che non avevano certamente accettato di buon grado le sue decisioni durante la gara, in particolare quella del calcio di punizione dal limite che ha permesso all'Avellino di realizzare il 4-4. Luciano Provini L'altalena delle reti UDINESE 1-0 (16' Pin) AVELLINO 1-1 (19' Ugolotti) AVELLINO 2-1 (29' Juary) UDINESE 2-2 (48' Pradella) UDINESE 3-2 (50' Vriz) AVELLINO 3-3 (58' Miani, aut.) UDINESE 4-3 (84' Zanone) AVELLINO 4-4 (85' Juary) UDINESE 5-4 (88' Zanone, rig.)

Luoghi citati: Avellino, Friuli, Genova, Italia