Due gol firmati da Pecci

Due gol firmati da Pecci Le pagelle dei giocatori granata al San Paolo Due gol firmati da Pecci TERRANEO — Non ha colpe per il gol di Musella viziato da un fallo di mano e riscatta, con una serie di belle e decisive parate (per la verità, due volte è salvato dai pali) l'incredibile, assurdo errore di mercoledì sera. CUTTONE — Il giovane terzino rientra in squadra con il cipiglio e la sicurezza del veterano: se la vede con Marangon, con Damiani e Pellegrini ma lotta con profitto contribuendo alla strenua difesa del successo. SALVADORI — Onora i gradi di capitano, rientra in squadra con una generosa prestazione anche se si alterna su Damiani e Musella che sono tra i più pericolosi del Napoli. P. SALA — Gioca sui migliori livelli, stroncando parecchie azioni partenopee, marcando prima Musella e poi l'attivissimo Marangon con attenzione, sempre pronto a sostenere il contropiede. VAN DE KORPUT — Comincia bene intercettando su Pellegrini un insidioso lancio del suo maestro Krol; ma talvolta va fuori misura anche se si batte con impegno. Nella «sfida olandese» con Krol. pur non entusiasmando, l'allievo supera il maestro. MASI — Anche nei momenti più critici non si smarrisce dando ragione a Rabitti che gli ha concesso fiducia. Una prova di maturità per il giovane «libero». SCLOSA — Se la vede con Marino, poi rie- sce, alla fine, a prevalere. Unico neo di una gara molto valida il palo colpito, con Castellini fuori causa. PECCI — E' trasformato rispetto alla deludente prestazione di mercoledì. Lavora ottimi palloni, propizia il primo gol di Pulici e il secondo di Volpati, prevale su Vinazzani e sale in cattedra nei momenti cruciali. D'AMICO — Affianca Pulici come seconda punta ma è sempre pronto a ripiegare a sostegno del centrocampo: dal suo sinistro sapiente scaturisce il magico passaggio che spalanca a Pulici la strada del terzo gol. VOLPATI — Nelle squadre giovanili aveva giocato anche come attaccante e rinverdisce le proprie origini trasformando a bersaglio un'azione di rimessa da manuale. Ma non è solo questo il suo merito: per tutti i 90 minuti si prodiga alternandosi su Nicoli, Musella e anche su Pellegrini ed è tra gli artefici del prezioso successo. PULICI — Raramente, in trasferta, aveva giocato così bene. Ha segnato una «doppietta», ma i gol potevano essere tre o quattro. Ha dato un brutto dispiacere al suo amico Castellini e sembra tornato il «Puliciclone» dei bei tempi: Se continua così il posto di titolare non glielo leva nessuno e con Graziani può ricostituire la premiata ditta dei «gemelli del gol», b. b.

Luoghi citati: Masi, San Paolo