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Stroncato da infarto un ministro francese La Theule, da 2 mesi alla Difesa Stroncato da infarto un ministro francese PARIGI — Il ministro francese della Difesa Joel Le Theule è morto per una crisi cardiaca, la notte scorsa a Sable (Francia Nordoccidentale). Aveva cinquantanni. Sabato mattina aveva accusato una serie di malori ed era stato ricoverato all'ospedale di Sable. il paese di cui era sindaco dal 1959. Joel le Theule era la «bestia nera» dei pescatori francesi: l'estate scorsa aveva fatto intervenire la marina militare per liberare con la forza l'accesso dei porti bloccati dalle agitazioni sindacali, che avevano quasi paralizzato il traffico marittimo soprattutto nel canale della Manica. Il duro intervento di Le Theule era stato molto apprezzato dai suoi colleghi di governo e dai parlamentari della maggioranza, ma aveva suscitato le aspre critiche dei sindacati e di parte della stampa. In quell'occasione comunque Le Theule era divenuto molto noto anche all'estero. Oggi Le Theule, che era alla Difesa da poco più di due mesi (prima era ai Trasporti), avrebbe dovuto ricevere, secondo il programma prestabilito, il primo ministro del Quebec. René Levesque. in visita ufficiale in Francia. Nulla aveva lasciato presagire prima di ieri che le condizioni di salute del ministro della Difesa fossero gravi. Le Theule. ricco di accanimento nel lavoro, competente in molti campi legati alla sua attività politica, aveva compiuto una carriera costante e senza grandi scosse. Docente universitatio di geografia, era entrato in politica nel 1958. quando fu eletto deputato gollista della Sarthe. Da allora fu sempre rieletto, in tutte le successive legislature, nella quarta circoscrizione elettorale della Sarthe. In questi ultimi 22 anni Le Theule è stato vicepresidente e poi presidente della commissione Difesa dell'assemblea nazionale (la Camera dei deputati dirigi). Specialista di questioni militari, nel 1968 fu nominato per la prima volta ministro, come titolare del dicastero dei Dipartimenti e territori d'Oltremare nel quarto governo Pompidou.