Soprannaturale la stella di Betlemme?

Soprannaturale la stella di Betlemme? LA TESI DI DUE ASTRONOMI DELL'UNIVERSITÀ' DELL'ILLINOIS Soprannaturale la stella di Betlemme? NORMAL (Illinois) — Due astronomi dell'Università di Stato dell'IIlinois dicono che la stella di Betlemme, enigma per gli scienziati nel corso dei secoli, è stata forse il risultato di fenomeni soprannaturali. Gli studiosi, Sherman Kanagy e Cari Wenning, non sono d'accordo con le numerose spiegazioni di carattere astronomico che si sono accumulate, con il trascorrere del tempo, per dar conto della misteriosa stella che secondo la cristianità guidò i tre magi a Betlemme. Si è parlato di fenomeni celesti come spiegazione della stella di Betlemme: una meteora molto luminosa, una spettacolare cometa, l'esplosione di una stella, un insolito raggruppamento di pianeti. La spiegazione più comune è appunto quella della congiunzione di pianeti, ossia del loro apparente incontro sulla volta del cielo in quanto hanno la stessa longitudine visti dalla terra. «A ogni stagione natalizia — dice Wenning — in tutto il paese e in tutto il mondo i planetari illustrano la stella di Natale come evento astronomico di qualche specie. La teoria più diffusa è che la stella fosse, in realtà, una triplice congiunzione di Giove e Saturno nella costellazione dei Pesci, avvenuta nell'anno sette avanti Cristo». Ma, osserva Kanagy, non c'è alcun genere di congiunzione che possa mostrare i particolari della stella descritti dal Vangelo secondo Matteo. Matteo, dicono i due scienziati, dice che la stella precedette i magi e che si fermò proprio sopra il punto nel quale era il Bambino. «Questo singolare comportamento — dichiara Kanagy — è assai lontano dalle caratteristiche del moto di un pianeta o di un gruppo di pianeti, e altrettanto si può dire di uno spostamento prima in direzione occidentale, verso Gerusalemme, e poi meridionale, verso Betlemme». I due astronomi avanzano l'idea che la stella di Betlemme non fosse un oggetto astronomico nel senso corrente della parola, ma uno «shekinah»; con questa parola i teologi indicano la manifestazione della presenza di Dio. «Piaccia o no l'idea di accettare una spiegazione sovrannaturale della stella — dice Kanagy — essa può essere, quanto meno, la migliore spiegazione sostenuta dal testo preso nel suo senso esplicito, seppure non necessariamente letterale». Inoltre, dice l'astronomo, non si può completamente escludere che i riferimenti alla stella nel Vangelo secondo Matteo siano figurati. Wenning dichiara dal canto suo che «solo con lo "shekinah" è possibile spiegare in modo ragionevole l'azione di guida, la comparsa e la scomparsa della stella e il contesto spettacolare riguardante la nascita di Cristo:

Persone citate: Sherman Kanagy, Wenning

Luoghi citati: Betlemme, Gerusalemme, Illinois