I gusti incredibili delle televisioni private

I gusti incredibili delle televisioni private Si impongono vecchi film («Boon il saccheggiatore») e attrici come Erika Blanc e Rosalba Neri I gusti incredibili delle televisioni private Scelti generalmente seguendo come unico — e tradizionalmente capriccioso — criterio il caso (solo adesso si inizia da qualche parte ad operare un po' di autentica cernita), i film delle tv private quanto meno in Piemonte, ci presentano uno spaccato del cinema italiano e straniero che si potrebbe definire quanto meno piuttosto insolito e sui generis. Un ideale teleutente che fosse costretto a subire programmi dodici ore su ventiquattro, e che non fosse mai uscito di casa, mettiamo un malato grave che non abbia mai messo piede in un cinema e che abbia ricevuto in regalo da un nemico un televisore orientato esclusivamente sulle locali, diciamo un tre, quattro anni fa (da quando cioè i primi segnali nebulosissimi trasmettevano tutti invariabilmente Gli Invincibili fratelli Maciste intervallandolo a Boon II saccheggiatore) avrebbe in fatto di cinema idee particolari. Il su menzionato Boon il saccheggiatore — gradevole. commedia con Steve. McQueen — godrebbe ad esemplo, presso di lui, di. un'immeritata fama di Film Più Importante Della Storia del Cinema, e questo conseguentemente al fatto di essere certamente il Film più Programmato In Assoluto da Tutti 1 Canali Locali, a pari merito col fantascientifico Latitudine Zero (che tra l'altro, pluritrasmesso , anche in queste settimane, tenne già banco per quasi cento giorni consecutivi passando da un'onda all'altra tra il luglio del '79 e l'ottobre dello stesso anno), con II vedovo di Dino Risi con Sordi (che visto la prima volta fa ridere e l'ottava fa già imbestialire), con lo stomachevole Uccidete Rommel, con l'altrettanto bieco western Saranda, e con l'avventuroso Clandestina a Tahiti. I film, se si ripropongono come è naturale sempre identici nello svolgimento, passaggio dopo passaggio portano con sé anche e soprattutto i difetti e i tagli della copia riprodotta, riducendoci di conseguenza al rango di infelici, che non sapranno mai che cosa dice il dottor Loton giungendo a. Latitudine Zero e commentando le prorompenti armonie fisiche della sempre seminuda medichessa impersonata da Debra Paget (an- ' che se quanto dice fa sbelli-i care dalle risate i suoi com- pagnl), e non sapranno mail se nel finale di Apocalisse sul fiume giallo lui si salva a ' nuoto oppure no, né se Gassman (in un episodio di una commedia il cui titolo ci sfugge in quanto non è citato neppure una volta) trave-, stito da visconte slavo per conquistare l'amata viene smascherato o meno. Il discorso non si rischiara certo se il telemaniaco a cui accennavamo, usasse protrarre fino a tardi le sue ore di ricezione tv avventurandosi nella selva peraltro rada dei film notturni, vietati ai diciotto (a volte, quando non si tratta di Femmine tre volte, innocente commedia antisovietica oppure di Sesso perduto, dramma noioso giapponese), sovente taciuti sui programmi pubblicati dal quotidiani e presentati sotto denominazioni diverse quali ad esempio Luce rossa, o più banalmente Film della notte e consimili. Venticinque, trenta al più sono i titoli disponibili in materia, tanto che 11 Nostro, leggendo semplicemente Film sul tabelllno del quotidiano potrà legittimamente esclamare: «Toh, danno ancora Vizi Morbosi di una giovane Infermiera! » sapendo di avere un cinquanta per cento d probabilità di azzeccare. Se poi aggiunge «O forse daranno Solco di pesca, oppure La minorenne», le probabilità di far centro accrescono grosso modo a novanta su cento, poiché tale è il ripetersi ritmico del nudo tv (divenuto, .secondo 1 moderni criteri castigatissimo) che forseniel frattempo l'attrice di turno si sarà fatta adiposa e guarderà a sé com'era con la nostalgia di una Dietrich messa di brutto di fronte, a Lola corruttrice dlUnrat. Tornando ai teleutente stavolta In ambito nazionale: fra gli attori e le attrici, chi saranno i suol beniamini? Tognazzi, senza dubbio, con almeno quarantotto film regolarmente in onda, seguito a ruota da Sordi (40 film), Mario Carotenuto (38); Gassman (34„ a pari merito con Peppino De Filippo), Manfredi (33), TDtò e Fabrizi (31), Mastroia/nni (28), Franco Franco, Ciccio Ingrassia e Klaus Kinski (25), Walter Chiari e Memmo Carotenuto (19), e un numero impreciso di divi, fermi fra i dieci e i quindici film, fra i quali Giorgio Ardisson, Erminio .Macario, Giuliano Gemma, Paolo Ferrari, Renato Rossini (noto come Howard Ross), Antonio De Teffé (Anthony Stef fen), Bramieri e Mario Riva. Mike Bongiorno è presente con tre film, in uno dei quali Interpreta sé jstesso. Buazzelll con quattro ie cosi pure Lou Castel, Reinato Cestlé, Terence Hill e ! Alberto Lupo. Fra le attrici emerge Erika Blanc, con trenta fra western e commediole, ma anche Rosalba Neri non se la cava male (26), così come Silvia Dionisio e Orchidea De Santis (15), la Buccella (13) e la Koscina vicina alle posizioni della capofila. Fra le dive è in testa la Lollo con ben 25 pellicole, incalzata dalla Loren con una di meno e dalla Cardinale con 11 a1 pari merito con la Boschero. La Bouchet e la Brochard, simili nei cognomi quanto nelle specializzazioni filmiche si attestano entrambe a 14, mentre Edwige Fenech si accontenta di 5, surclassata da Zeudi Araya che con sei viene eletta attrice di colore più programmata dalle private. Dei sei-settemila film trasmessi a tutt'oggi sono evidentemente innumeri i registi. Demofilo Fldanl, alias Mlles Deem, ne é il re, con circa quaranta pellicole programmate, tante da far apparire un nano Fellini che' ne ha quattro, Antonionl con cinque e Pasquale Festa Campanile con quattro pure lui. Zampa va bene a quota 19, ma Monicelli lo batte con 21. Bolognini segue con 15, e Comencini arriva all. Il film-modello delle tv private pertanto non sarà un western, ma una commedia, datata fra il '55 e il '60, interpretata da Tognazzi e Sordi, con Vianello comprimario del primo, ridotta di mezz'ora a furia di tagli, ma rimpinguata di trentanove minuti di pubblicità per dare il tempo al teleutente di farsi un panino. s. p. Erika Blanc è protagonista di una trentina fra western-spaghetti e commcdiole erotiche

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