Ora abbiamo un timbro l'autorità è ristabilita di Francesco Santini

Ora abbiamo un timbro l'autorità è ristabilita UN MUNICIPIO RINASCE NELLA ROULOTTE Ora abbiamo un timbro l'autorità è ristabilita DAL NOSTRO INVIATO CONZA DELLA CAMPANIA — A metà strada tra Avellino e Potenza, oltre la Valle del Sele, un municipio risorge. In una roulotte gialla, un sindaco mostra un timbro e dice: «Beco la nostra fortuna». Nell'inferno del terremoto la neve impasta fango e macerie, ma Felice Imbriani, 31 anni, sindaco di Coriza, guida la comunità dei superstiti senza incertezze. 'In 48 ore — racconta — sono riuscito ad avere questo timbro, e tutto è più semplice: l'autorità del Comune ristabilita». Erano in duemila. Nell'accampamento ai piedi del grande invaso in cemento progettato per sbarrare il fiume, adesso sono in 500. Hanno abbandonato la vetta grigia della montagna per .scendere a valle. Il paese non c'è più. In lontananza, gli apripista dei vigili del ' fuoco si fanno strada tra la fontana dei quattro leoni e i cedri ancora verdi sistemati ai bordi del grande tornante spezzato. Una roulotte gialla, un timbro. Ecco le nuove strutture amministrative di Conza della Campania, con Felice Imbriani che assegna scarpe e roulottes, distribuisce buoni benzina, stila certificati di morte. 'Abbiamo contato duecento vittime. Altri ancora — dice — sono là sotto. Trecento sono i feriti ma la vita riprende: siamo riusciti ad organizzare i primi interventi, a stabilire una graduatoria nel bisogno». Fuori, un altoparlante diffonde, nel campo, i messaggi più urgenti, mentre una tettoia in lamiera ospita una squadra del nono battaglione fanteria di Trani I militari provvedono al pasto di mezzogiorno. In bilico, sugli scalini della cucina da cam¬ po, il soldato Cuzzi controlla il pentolone del ragù, metir tre il sottufficiale Sergio Donato ordina: « Vai con la pasta, pronto a mescolare». Più avanti, in direzione del viale alberato, quattro uomini avanzano lenti. La pioggia appesantisce il mogano scuro. Dinanzi all'ultimo feretro, il vigile Michele Putruzziono compare all'improvviso. Ordina l'alt. 'Dovete aspettare il giudice — grida —i Nessuno può essere sepolto sema due testimoni e un verbale». Gli uomini sono pazienti. A guidarli c'è Nicola Murano. E' rientrato da Como, in tempo per riconoscere nella benna gialla di una'seavatrice il corpo della madre avvolto in una tovaglia a fiori. Cessa la pioggia. La neve riprende a cadere in mille vortici. 'Ma quale giudice — dice il ragazzo più giovane —: qui è in arrivo l'epidemia». Il vigile è irremovibile. La bara finisce accanto alle altre, nella grande catasta che è sull'ingresso, tra il muro sfondato della provinciale e l'alveare dei loculi già tamponati. Sulla montagna i vigili della colonna mobile giunta dalla Lombardia aggrediscono quanto rimane della chiesa di Santa Maria Assunta. I tufi gialli, i banchi squassati, il confessionale sfondato con la tendina viola ornata d'oro. C'è l'immagine della Madonna e la cassetta delle elemosine. La comunità di Conza è rimasta lontano dai grandi circuiti dei soccorsi. Ma i viveri non mancano. 'Abbiamo ancora bisogno di scarpe e roulottes — dice il sindaco Imbriani —. So che dieci prefabbricati stanno arrivando, ma non capisco perché cinquanta roulottes già assegnate sono ferme a Foggia. Le hanno promesse. Risolverebbero ogni nostro problema». Qui non si parla di esodo. Gli abitanti di Conza hanno già scelto la via della valle. 'La nostra fortuna — dice un giovane dallo sguardo di fuoco — è che avevamo il cantiere della diga. Ci è servito nelle prime ore di smarrimento. Nelle baracche in lamiera abbiamo riparato i vecchi le donne e i bambini. Senza il cantiere molti sarebbero stati uccisi dal freddo». Nella nuova sede del municipio si presenta un uomo gigantesco. Alza la voce: 'Sette famiglie — grida — sono all'aperto sul versante Sansano: che cosa aspettate ad intervenire?». Il sindaco si mostra paziente: 'Ennio, tutti abbiamo i nervi scossi, tranquillizzati». S'informa: 'Quanti bambini? Quanti orfani e quanti sono i vecchi sopra i 60?». L'uomo appare stupito. Imbriani spiega: 'E' per la graduatoria». Rientra il segretario comunale. 'Sindaco, sindaco: una fortuna. Fuori c'è un uomo di Cerignola: offre due appartamenti a chi vuole lasciare Conza. Dice di avere posto anche per gli animali: una bella stalla appena finita». Dall'altoparlante, un annuncio: 'Chi è disposto a trasferirsi a Cerignola, si presenti alla roulotte del municipio». Dalla cucina da campo avvertono: 'E' pronto». Il soldato Cuzzi ora rovescia i rigatoni nei piatti di plastica per chi già sta in fila. Un fante consegna una scatoletta di tonno, un pomodoro, una mela. Il sindaco esce dalla roulotte gialla. 'Torno subito», scrive su un foglietto che incolla con uno scotch rosso. Anche lui, è in fila, ma la neve riprende a cadere. Francesco Santini

Persone citate: Cuzzi, Felice Imbriani, Imbriani, Michele Putruzziono, Sergio Donato

Luoghi citati: Avellino, Cerignola, Como, Conza Della Campania, Foggia, Lombardia, Potenza