Petrolio più caro per Capodanno

Petrolio più caro per Capodanno Libia, Indonesia e Venezuela maggioreranno i prezzi del greggio Petrolio più caro per Capodanno I rincari da tre a quattro dollari il barile - La Nigeria ha già seguito l'esempio libico NEW YORK — Libia, Indonesia e Venezuela — secondo fonti dell'industria petrolifera — aumenteranno il prezzo del loro petrolio dal giorno di Capodanno. L'aumento del greggio libico sarà di 4 dollari il barile e il prezzo raggiungerà il «tetto» Opec di 41 dollari. L'Indonesia porterà il prezzo del suo petrolio a 36 dollari, con un aumento di 3 dollari il barile. Il Venezuela — ha annunciato a Caracas il ministro dell'Energia, Berti — aumenterà i prezzi fino a 3,50 dollari il barile, secondo le qualità del petrolio, portandoli a circa 38 dollari. L'esempio della Libia è stato seguito dalla Nigeria che ha aumentato i prezzi di 3 dollari il barile. Anche l'Algeria, probabilmente si allineerà presto. Nel 1980 la produzione mondiale di petrolio è scesa al livello più basso dal 1977 in poi: secondo quanto riporta la rivista specializzata «OH and Gas Journal», la produzione giornaliera media è stata di 59,6 milioni di barili, con una diminuzione del 5% rispetto alla punta storica toccata nel 1979 con 62,7 milioni. La produzione del mondo non-comunista è stata di 45,1 milioni di barili, con un calo del 7,1% dal 1979. Ancor più forte il decremento per l'insieme dei 13 Paesi esportatori dell'Opec, i quali sono scesi dai 30,6 milioni del 1979 a 27,7, l'll% in meno. Nell'ultima parte del 1980, la produzione Opec si è assottigliata ancora di più a causa della guerra tra Iran e Iraq, scendendo a 22-23 milioni di barili al giorno. Nell'area comunista, invece, la produzione nel 1980 è aumentata del 2,5%, salendo a 14,58 milioni al giorno: per la prima volta l'Urss ha raggiunto i 12 milioni di barili, con un aumento del 2,9% mentre la produzione cinese è aumentata dell'1,2% fino a 2,17 milioni di barili circa al giorno. Nuovi rifornimenti di petrolio potrebbero in compenso giungere tra breve dal Ciad. La fine della guerra civile ripropone infatti a questo Paese lo sfruttamento delle sue risorse minerarie, primi fra tutti gli idrocarburi. Gli esperti della «Conoco» hanno individuato da tempo grandi giacimenti di greggio e, fin dal 1979, avevano progettato la posa di un oleodotto. Quelle scoperte fino ad ora non sarebbero però che una piccola parte delle intentissime riserve del Ciac: la possibile produzione del Paese è stata infatti stimata in 20 milioni di tonnellate annue di petrolio.