Ancora scosse ma senza danni

Ancora scosse ma senza danni Ancora scosse ma senza danni Continua il censimento degli stabili lesionati - A Potenza, le strutture urbane distrutte superano il 50 per cento ROMA — Una lieve scossa di terremoto, con epicentro nella zona dei monti reatini, è stata registrata alle 11,31 di ieri dall'osservatorio di Monteporzio Catone, con magnitudo 2.8, corrispondente al 3"-4" grado Mercalli. E' stato inoltre localizzato a 30 km da Eboli l'epicentro del sismo che ha interessato Irpinia e Basilicata intorno alla mezzanotte di lunedì. Il nuovo sismo, malgrado l'ora notturna, non ha tuttavia provocato eccessivo panico: la gente si sta abituando a vivere col terremoto e si predispone, nello stesso tempo, alla lunga attesa che sarà necessaria per un concreto avvio della ricostruzione. I comuni nei quali il danno complessivo supera il 50% delle strutture urbane, rurali e produttive, sono 15. secondo la delimitazione regionale trasmessa alla Presidenza del Consiglio. Si trovano tutti in provincia di Potenza. Oltre al capoluogo, la lista include Balvano, Bella. Brienza. Castelgrande. Muro Lucano. Pescopagano. Rapone, Ruvo del Monte. Sant'Angelo le Fratte, San Fele. Satriano. Savoia. Tito, Vietri di Potenza. I paesi della seconda fascia con lesioni non superiori al 20%, sono 13, 9 in provincia di Potenza e 4 nel Materano. La terza fascia di comuni con danni inferiori al 5%. comprende 26 abitati nel Potentino e 3 in provincia di Matera. La situazione più grave resta quella del capoluogo ove. man mano che procedono le verifiche sulla stabilità dei fabbricati, si allarga il numero di quelli che richiedono lo sgombero totale. Cresce cosi il numero dei senzatetto, mentre procedono a rilento le operazioni nel centro storico, a causa degli spazi limitati per ruspe e scavatrici. Restano inagibili gli uffici pubblici, e ferme le attività professionali. Il comune di Potenza è stato costretto a decentrarsi in zone periferiche, con notevoli disagi per i cittadini. Il servizio di trasporto urbano si svolge con parecchie deviazioni: una parte consistente della città è in tal modo letteralmente «tagliata fuori» dai mezzi pubblici. Per quanto riguarda le scuole, si nutrono dubbi sulla possibilità di una completa ripresa didattica il 7 gennaio. Un invito alle autorità, perché facciano tutto il possibile per attivare al più presto i corsi interrotti è stato rivolto dal consiglio scolastico del capoluogo regionale. In questo clima, si comprende con qualche spirito ci si accinge a separarsi senza rimpianti dal 1980, e ad attendere l'anno nuovo. Scarsa l'animazione per le strade, molti negozi lamentano un netto calo di vendite. Quasi inesistenti cenoni e veglionissimi. Anche il 31 dicembre sarà trascorso in una ristrettezza che non è solo economica per cen tinaia di famiglie ospitate in tenda o. tutt'al più. in rou lotte.

Persone citate: Mercalli, Savoia