Irpinia: si parla di fine del mondo

Irpinia: si parla di fine del mondo Irpinia: si parla di fine del mondo Caccia alla Bibbia per avere notizie sull'«Apocalisse di S. Silvestro» - Circolano misteriosi volantini premonitori AVELLINO — «Sta per realizzarsi l'evento escatologico, prepariamoci in preghiera». E' quanto annunciano volantini diffusi sia nel Salernitano che in Irpinia e in provincia di Caserta. La notizia della fine si è diffusa soprattutto nel medio Avellinese, dove la gente è corsa a interpellare i maghi. «Mi è stato detto — afferma un tassista — che i fogli sono stati lanciati da un'automobile con sopra due uomini e 2 donne. Qui non bastano i guai del terremoto; c'è chi trova il tempo di allarmare la popolazione». Molti, nella zona della Val Caudina, danno credito alla profezia e, frastornati, si preparano all'evento. C'è una caccia alla Bibbia, per sapere qualcosa di più sugli ultimi giorni. Si cerca il volume dai librai, ma è esaurito; altri, allora, corrono a Napoli per acquistare il prezioso testo. Il parroco di Summonte — Alberto De Simone — cerca di rasserenare gli animi, ma la gente non sembra convinta. Le ferite prodotte dal sismo sono ancora aperte e la psicosi è all'ordine del giorno. «Tutte sciocchezze — dice il religioso — come quelle messe in giro agli inizi del mese. San Silvestro passerà tranquillo». Una donna indugia a parla- re con una conoscente dinanzi al bar che si trova all'ingresso del paese, mostrando il volantino. «Mi meraviglio — interloquisce un pastore, noto come «ZI Peppe» — che non siate già al corrente di tutto. Ci sarà la fine del mondo. Comunque, io mi salverò: vado con tutto il gregge sull'altipiano di San Giovanni. La montagna è troppo forte, resisterà al cataclisma. C'è anche l'acqua e per mangiare mi arrangerò con formaggio, latte ed agnello alla brace, in attesa che si sistemino le cose». Lungo la strada che da Summonte. attraverso Sant'Angelo a Scala, Roccabascerana e Cervinara, porta a Rotondi — l'ultimo comune dell'Irpinia — la notizia dell'evento escatologico è molto diffusa; lungo la rotabile del le Puglie spiccano le scritte «Dio c'è», «Dio esiste... Qual cuno dice che sono stati i Te stimoni di Geova ad avvertire i fratelli, della fine imminente. Nel tentativo di avvalorare la notizia, qualcuno ha fatto il nome dell'arcivescovo di Caserta, mons. Vito Roberti, per una profezia apocalittica di Teresa Musco, una sartina morta in «odore di santità» nell'agosto '76. La profezia sarebbe contenuta in una lettera custodita dal presule, ma Roberti ha smentito. «Sono dolente — afferma — che persone irresponsabili si siano servite del nome di una ragazza, Teresa Musco, e del mio per propagare tra il popolo, in un'ora di grande sofferenza per il terremoto che ha sconvolto le nostre regioni, notizie atte solo a creare nuovi disagi». «Secondo tali dicerie — conclude mons. Roberti — sarebbe stata consegnata a me una lettera della defunta con la predizione per questo mese di un nuovo e più terribile sismo, durante il quale si avrebbe addirittura la distruzione di Caserta. La notizia è completamente falsa e deploro l'incoscienzadichi l'ha inventata». Qualche giorno fa, c'è stato un sopralluogo sulla montagna di Chiusano San Domenico, presso Avellino. S'era diffusa la notizia che s'era aperto un cratere da cui fuoriusciva gas. Si trattava, invece, d'un bosco ceduo tagliato di recente, come hanno accertato gli uomini arrampicatisi sino lassù, senza nessuna traccia di vulcanismi. Analoghe segnalazioni si sono avute da Castelvetere sul Calore e da Rocca San Felice, un centro noto per feno¬ meni eruttivi minori. In realtà, qui, come a Montecalvo Irpino, una équipe di geofisici sta studiando il fenomeno delle «bolle», in località Malvizza. Più volte i sussulti e le manifestazioni collaterali sono stati al centro dell'attenzione degli studiosi. Ora pare che s'intensifichino e non pochi collegano l'evento al sismo del 23 novembre. Le autorità mantengono tuttavia estremo riserbo sulla questione.

Persone citate: Alberto De Simone, Chiusano, Roberti, Teresa Musco, Vito Roberti