Ratti, accordo integrativo Restano i 310 dipendenti
Ratti, accordo integrativo Restano i 310 dipendenti Ratti, accordo integrativo Restano i 310 dipendenti E' stato siglato, ieri, dopo quattro settimane di vertenza e circa 32 ore di sciopero, l'accordo integrativo della occhialeria Ratti (310 lavoratori nei due stabilimenti di Torino e Lauriano Po). Oltre alla garanzia di mantenimento degli attuali livelli occupazionali sino ad agosto del prossimo anno, c'è il passaggio di livello, con addestramento, per le pulitrici di lenti. Il documento prevede anche: riduzione del prezzo della mensa di 150 lire al giorno, istituzione della mensa a Lauriano Po, aumento del superminimo mensile da 8650 lire a 13 mila lire e del premio annuale da 225 mila a 290 mila (425 mila nell'82 e 575 milanell'83). MANIFATTURE LANE CARIGNANO — Oggi i sindacati si incontrano in Regione con l'assessore al lavoro per -individuare possibili interventi» dopo la vendita all'asta degli immobili. La vicenda è complicata. Da una parte c'è la Gepi (che con¬ trolla la società subentrata alla liquidata Bona e Dellani) con una strategia di disimpegno imprenditoriale. Dall'altra ci sono Cgil-Cisl-Uil che cercano di salvare il lavoro ai 250 dipendenti. Mentre la Gepi continua a proporre una soluzione giudicata dai più -oscura», i sindacati con il Comune e la Regione da tempo hanno 'agganciato» un imprenditore disposto ad impegnarsi in programmi di espan-, sione produttiva e occupazionale. In mezzo c'è però l'Imi. l'Istituto mobiliare italiano, che. creditore della Bona, ha ottenuto la vendita all'asta degli immobili. •L'avevamo fatto più volte presente alla Gepi — dicono ora i sindacati — ma ci hanno sempre risposto che dovevamo stare tranquilli. Cosi il giudice, malgrado un ricorso già presentato, ha venduto la fabbrica». E adesso? « Ci sono dieci giorni di tempo — spiegano Cgil-Cisl-Uil — e la Gepi potrebbe ancora salvare la situazione. Altrimenti 250 operai perderanno il posto».
Persone citate: Lane Carignano, Ratti
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