In un anno fa borsa della spesa rincarata di 56 mila lire il mese

In un anno fa borsa della spesa rincarata di 56 mila lire il mese Il 1980 si chiude con amari bilanci per il consumatore In un anno fa borsa della spesa rincarata di 56 mila lire il mese Aumento record del costo della vita: più 22 per cento da gennaio a oggi nonostante il colpo di freno di dicembre (più uno per cento) - Sotto accusa soprattutto benzina e alimentari Numero indicedl: DIHerenza Nlmero tndlce del Differenza Costo della vita 1 1 1 1 novembre dicembre inpunu percentuale dicembre dicembre mpimt. percentuale '80 80 79 80 Indice generate 203,5 205,6 + 2,1 + 1,0 168,5 205,6 + 37,1 + 22,0 Alimentazione 186,1 188,1 + 2,0 + 14 150,1 188,1 + 28,0 + 17,5 Abbigliamento 212,6 213,1 + 0,5 + 0,2 176,3 213,1 + 36,8 + 20,9 Elettricita e combustibili 297,4 297,7 + 0,3 + 0,1 214,1 297,7 + 83,6 + 39,0 Abitazione 195,9 195,9 — — 164,1 195,9 + 313 + 19,4 Benieservizivari 210,6 213,7 +3,1 +13 1713 213,7 + 42,4 + 243 Archiviamolo in fretta questo 1980. Ha regalato più amarezze che buone notizie. E' vero che c'è un'indagine nazionale secondo cui le cose non vanno male come sembra (l'ha pubblicata il Censis nelle scorse settimane, scoprendo motivi di fiducia nelle pieghe di bilanci piccoli e grandi). Ma è anche vero che tutu i mesi —ora più, ora meno —l'inflazione erode gli stipendi, ne riduce le capacità d'acquisto, mentre l'aumento dei punti di contingenza tien dietro a fatica ai ritmi con cui si muove l'indice dei prezzi al consumo. In dicembre, per esempio, è salito dell'uno per cento. Non è molto. Ci sono stati mesi in cui c'era veramente di che preoccuparsi con variazioni comprese fra il 2 e il 3 per cento. Disastroso soprattutto il biglietto da visita dell'80 con un più 3,1 (a gennaio) che non si registrava da parecchio tempo. Furono settimane d'allarme, giorni di previsioni nere per le economie familiari. Gli esperti pronosticavano un anno difficile. Cosi è stato. Dicembre ha voluto dare un colpo di freno alla spinta inflazionistica. Ma non basta per equilibrare il dato finale: in 12 mesi, il costo della vita è aumentato del 22 per cento. Non era mai accaduto prima. Il record negativo apparteneva al '79 con un più 20,4 che già aveva messo a dura prova tutti i segnali d'allarme. Meglio era andato il '78 (12) dopo che già il '77 (15,1) aveva lasciato intuire l'arrivo d'un momento favorevole per l'economia. Tutti questi aumenti, uno sopra l'altro — partendo dal '76, anno in cui fu mo¬ dificato il criterio di calcolo del paniere contenente gli elementi di valutazione del costo della vita — portano a un aumento complessivo del 105 per cento. Non è necessario essere degli esperti per valutare la portata di questo dato. Riflette 1 problemi affrontati dalle famiglie per mangiare tutti i giorni, cambia¬ re il guardaroba, programmare le ferie, facendo i conti con benzina, autostrade, affitto. Limitiamo il discorso all'80 e al 22 per cento calcolato dall'Ufficio statistica del Comune. L'aumento maggiore si Incontra alla voce elettricità e combustibili: 39 per cento. Seguono beni e servizi vari (24,6), abbigliamen- to (20,9), abitazione (19,4) e alimentazione (17,5). Secondo l'Unione nazionale consumatori, l'aumento dei prezzi al consumo ha provocato un sensibile aumento delle spese medie mensili delle famiglie valutato intorno alle 56 mila lire. Più degli altri hanno nuociuto alle tasche dei consumatori i rincari subiti da energia elettrica, gas, benzina, prodotti per il riscaldamento, il canone radiotelevisivo e l'abitazione. Il canone medio, in particolare, è aumentato di 15.500 lire, mentre sono aumentate di oltre 16 mila lire le spese per la benzina, di oltre 9 mila quelle per il riscaldamento e di 5300 per il telefono. Veniamo ora all'analisi di dicembre, il mese della tredicesima e delle spese di Natale. Ancora una volta sotto accusa la benzina per colpa dei recenti rincari ravvicinati e poi alcuni generi alimentari. Insomma, se da un lato l'aumento dell'I per cento denunciato dall'indice1 può essere giudicato in termini confortanti, dall'altro c'è da dire che costa di più tutto ciò che in questi giorni di spese straordinarie richiama l'attenzione del consumatore: generi alimentari per il cenone e i regali; la benzina per le gite e una prima occhiata alle piste da sci (neve permettendo). Alimentazione: più 1,1 per cento. Sono rincarate, tra l'altro, in dicembre, carni suine e bovine. La coscia affettata di vitello, primo taglio, ha superato il tetto delle 11 mila lire. Il prezzo medio è calcolato intorno alle 11 mila 200 lire. Brusco rincaro (6-7 per cento) per agnello e coniglio: nel primo caso il prezzo medio s'aggira intorno alle 7 mila 500 lire, nel secondo intorno alle 5 mila 600. Ritocchi del 2-3 per cento per i formaggi freschi, il burro di centrifuga, il baccalà bagnato e il pesce conservato. Più cari (1-2 per cento) anche brandy, whisky e vino comune da pasto. Ribassi lievi per mele e pere. Queste ultime costano addirittura meno dell'anno scorso. Abbigliamento: più 0,2 per cento. S'è fermata la corsa all'aumento registrata fra settembre e novembre con l'arrivo del guardaroba invernale. In gennaio sono attesi i saldi, che potrebbero rinnovare successi, sia pure momentanei, per un settore da tempo in difficolta. Elettricità e combustibili: più 0,1 per cento. Finalmente un po' di pace dopo tanti rincari quasi a catena. E' il settore che da anni procura maggiori guai. E altri ne annuncia con l'aumento del petrolio già deciso dai Paesi produttori. Abitazione: nessuna novità. Succede per questo settore, anche perché le rilevazioni sono trimestrali. Beni e servizi vari: più 1,5 per cento. E' colpa soprattutto della benzina che la borsa della spesa calcola in questo capitolo particolare insieme con detersivi, medicinali, articoli di profumeria, riviste. Da un mese i settimanali si pagano 800 lire, 1500 Selezione. Costa di più anche andare dal parrucchiere (3 mila lire prezzo medio per un taglio di capelli). E più caro è anche un pranzo al ristorante (12 mila lire prezzo medio nei ristoranti di seconda categoria). Insomma, di questo 1980 non ci si può consolare nemmeno mangiandoci sopra. Renato Romanelli

Persone citate: Renato Romanelli