Un nuovo sforzo

Un nuovo sforzo Un nuovo sforzo II nostro inviato ci telefona da Lioni: Il Natale al villaggio «La Stampa - Specchio dei Tempi", sulla collina di San Bernardino, sarà per un pugno di uomini una giornata normale di lavoro. Proprio ieri, infatti, una parte degli operai addetti al montaggio delle casette prefabbricate ha deciso di accelerare i tempi, fermandosi quaggiù —tra le macerie dell'lrpinia devastata —anche durante il periodo delle feste di fine d'ami' . è la dimostrazione di come si possa, e si debba, operare quando il fine da raggiungere si pone al di sopra di ogni altra considerazione personale. Nessuno possiede la bacchetta magica, e I risultati operativi, specialmente nell'emergenza e nel caos, si ottengono sommando la buona volontà di tutti. Cosi, con il sacrificio di un gruppo di lavoratori, il ritmo di crescita del villaggio riuscirà a rispettare oltre ogni previsione i margini strettissimi che si sono voluti imporre nel progetto e negli accordi con le ditte Interessate. Era, quello del rodaggio iniziale, il periodo più duro e riboccante di incognite, non essendo ovviamente possibile una ^pianificazione" perfetta degli impegni pochi giorni soltanto dopo il terremoto, quando ancora gli sforzi di tutti tendevano a rintracciare eventuali superstiti tra le rovine. Oggi un mese è trascorso dalla tragedia, e la lotta contro la morte ha lasciato posto alla lotta per la vita. Dopo il rallentamento, umano, del periodo natalizio, per riprendere fiato, gli sforzi di chi opera in questo sfortunato paese riprenderanno con lena rinnovata per offrire alla gente d'Irpinia un futuro meno gravido di incognite e di sofferenze. I nemici da battere sul tempo sono tanti: la stanchezza, il maltempo di un inverno che qui è già calato, crudele, le polemiche pronte ad esplodere, ed il pericolo di una minor tensione emotiva che porti all'oblio. Perciò, fra gli uomini impegnati al nostro villaggio, anche chi è tornato a casa si rimbocca, fin da oggi, le maniche; gli ultimi assegnatari, dei circa mille previsti, hanno gli stessi problemi dei primi, con bimbi, anziani e malati allo stremo delle forze: non c'è tempo da perdere, e non ne perderemo. E' l'impegno che rinnoviamo oggi di fronte ai nostri lettori. Roberto Reale

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